..luci sull’ EX-Castello di San Vigilio

..da una parte VERGOGNOSO scoprire su di un documento dell’amministrazione la dicitura “EX-Castello”(!!!) dal momento che nell’elenco dell’Unesco è citato come “FORTE DI SAN VIGILIO”……e dall’altra poter sapere invece che la piccola parte del Forte, una parte della “Casa del Castellano“, mantenuta viva come un piccolo cuore pulsante dai cittadini del Castrum Capelle, è ancora in grado di offrire iniziative culturali molto apprezzate sia da cittadini che dai numerosi turisti!!
filarete a San VigilioQualche osservazione in proposito: l’8/01/2019 in Consiglio Comunale era proposto dalla maggioranza, e approvato all’unanimità, un OdG che sollecitava lavori urgenti, e prevedeva poi altri lavori nel piano triennale; a questo appello non fu però dato seguito. Il 16/07/2023 viene proposto dalla minoranza lo stesso OdG e, quattro anni (!!!) dopo quella, che era già una seconda segnalazione, e dopo ben sei (!!!) anni che quel bene è stato dichiarato di VALORE UNIVERSALE, non viene neppure considerato come possibilità futura ma viene RESPINTO!!
Come già verificatosi per il parcheggio della Fara, si rende purtroppo ormai necessario un “cartellino giallo” di Icomos per costringere l’amministrazione a rendersi conto degli impegni assunti, oltre che con i cittadini, anche con il riconoscimento Unesco.

decisive iniziative per il nostro Patrimonio!


…prosegue imperterrita l’opera dell’inventore paranoico di titoli e stavolta colpisce ancora il museo delle storie… Patrimonio che unisce che??
Con le altre città del sito transnazionale?  …non vi è traccia!
Con altri siti Unesco? manco per sogno!
Con gli storici delle fortificazioni? …ma và!
Ah! Forse unisce i fidanzatini che vi passeggiano!… ma quelli non avevano certo bisogno di ulteriori incentivi…
1894 fidanzati su mura -casa VitaliEsisterebbe però anche uno storico percorso, sotto le Mura, ma non degno di visite guidate!! Eppure nei secoli scorsi (dal 1588 al 1797) una parte di esso era utilizzato sicuramente come giro di ronda ma anche (dal 1588 al 1908) dagli abitanti di Borgo Canale e San Vigilio che andavano a trovare parenti e amici a Valverde e Valtesse. Si parla del Roccolino che corre sotto il baluardo di San Pietro,

il quale, nonostante le innumerevoli richieste e altrettante promesse è sempre più una succursale dell’orto botanico!!
221231 POP - Baluardo San Pietro

Alleluja… all’orizzonte nuove iniziative!!

…orizzonte… quella linea immaginaria che si stende all’infinito e che sembra sempre allontanarsi anche muovendogli incontro.. E, con la benedizione della stampa locale, ecco presentati nuovi progetti da realizzare entro il 2025 (che sicuramente non rientreranno nei piani di spesa e andranno quindi alla prossima amministrazione).230706 MURA museo diffuso - eco 1 230706 MURA museo diffuso - eco 2Va bene!! Meglio tardi che mai. I più interessati al nostro “Patrimonio”, sempre pignoli, diranno forse che siamo un po’ in ritardo… che a Padova, pur senza essere inserita nell’elenco Unesco, da 7 (sette!!) anni il visitatore dispone di un’ app che gli consente di rendersi conto della propria posizione e del corretto nominativo del monumento che sta osservando. Ma su tanti argomenti i confronti con altre città, dopo anni e anni di segnalazioni, purtroppo restano impietosi!
160923 app a Padova

prevenire e sempre meglio che reprimere…

La notizia è dello scorso anno (2022) e benchè abbia sollevato alcune preoccupazioni, sembra non vi siano poi state conseguenze… il Comune, questa volta è intervenuto immediatamente (senza necessità di solleciti come avvenuto in passate occasioni).
mura imbrattateMa l’aria che tira suggerirebbe di studiare il modo di prevenire future “tentazioni” e forse lo si potrebbe fare con qualche avviso messo al posto giusto, ricordando che “imbrattare un muro è reato”.
Certi graffiti possono passare come una forma d’arte, ma imbrattare un muro può comportare il pagamento di una sanzione pecuniaria. In base all’art. 639 c.p., è prevista una multa di 103 euro, ma le conseguenze possono anche essere più gravi e per gli atti vandalici sono previste delle pene se si configura il reato di danneggiamento. Continua a leggere

Fara, San Vigilio, lunetta… e Forte San Marco!

Ancor oggi molti Bergamaschi non conoscono la Storia delle Opere di difesa Veneziane e perfino delle Mura ben pochi di essi hanno potuto conoscere l’intero perimetro; in particolare il Forte di San Marco che nel 1812 fu venduto dalla amministrazione francese a Lire 829 per concorrere a finanziare le guerre di Napoleone che si trovava in quei giorni in Russia. Nel 2017, riconoscimento Unesco già pervenuto, è stata rivenduta da privati tutta la parte del Forte comprendente la Porta del Soccorso, il baluardo San Vigilio, la piazzetta San Marco, cannoniere, sortite, ecc. ma la notizia della vendita è passata nel silenzio e nel disinteresse più assoluto, alla faccia degli impegni presi con l’Unesco. Il costo, sarebbe stato per un’amministrazione cittadina (nel 2016 il Comune aveva rastrellato 11 milioni di euro solo di multe) una cifra assolutamente abbordabile e avrebbe restituito alla città (e al mondo) una sua parte importantissima e storica. Siamo certi che i nuovi proprietari, cui vanno tutti i migliori auguri, sapranno mantenere al meglio (e probabilmente meglio di una mano pubblica disinteressata) ma per la città intera si è persa un’opportunità veramente incredibile! Certo non sono più i tempi di amministratori cittadini che “amano” la città come il Podestà Rocco Cedrelli che nel 1825 fece acquisire, comprandolo dal demanio asburgico, i terreni di quasi tutti i baluardi… ma neanche del più recente Sindaco Costantino Simoncini che impresse un notevole impulso alla crescita civile, culturale, economica, sociale e urbanistica della città) con notevole sacrificio aveva acquisito proprietà di tutto il Castello di San Vigilio (1957) affinché l’intera cittadinanza potesse goderne. Era un sindaco, si dice, che costringeva tutti gli assessori, ogni domenica, a girare per la città, come lui stesso faceva, per “scovare” i problemi si sarebbe poi cercata subito la soluzione. Decisamente, purtroppo, altri tempi…

Le nostre MURA in 3D

190412 - ConvMura - testataNel Convegno organizzato in Aprile 2019 con la partecipazione di numerose entità, furono proiettati dai rappresentanti dell’UniBg alcuni brevi video, risultanti dai primissimi rilievi effettuati con droni, con immagini in 3D delle nostre Mura. Sembrava che, sull’onda dell’entuiasmo, si sarebbe presto giunti alla completa rilevazione dell’intero perimetro che, con la relativa analisi materica, sarebbe servita alla manutenzione e ai restauri e, con adatte didascalie riportanti i nomi di baluardi, cortine, ecc. ad un video finalmente didattico del manufatto. Niente di tutto ciò sembra essere all’orizzonte. Alcuni lettori del blog si erano chiesti, recentemente, che cosa fosse stato fatto…
Ad oggi l’unico, peraltro ottimo, video divulgativo sembra essere ancora quello realizzato dalla PTB oltre trenta anni fa (il cui trailer è riportato nel nostro canale Youtube e il link per la visita virtuale alla cannoniera di San Giovanni è presente nella spalla sinistra del blog

Una storia poco edificante… da segnalare a ICOMOS!

Già si era parlato più volte dei Leoni Alati di Bergamo e della loro storia, ma ci sono fatti che, proprio per la loro incongruenza, vengono notati e tornano più volte ad essere argomenti di discussione.
Le 4 porte delle Mura sono di proprietà del Comune di Bergamo (che vergognosamente rifiutò la cessione gratuita dell’intero perimetro fatta dal Demanio nel 2015 ma assumendosi contemporaneamente (sich!!) l’impegno e l’onere della manutenzione).
All’inizio del ‘900 le porte si presentavano come in foto… si può notare che l’unica ad aver mantenuto il Leone Alato era la porta San Lorenzo!!.. mentre nei frontoni delle altre, dopo quello francesee poi austriaco era stato inserito quello del Regno d’Italiaporte x 4Siamo nel 2023… da più di 5 anni siamo nell’Unesco come “Opere di difesa veneziane...” e i timpani dei frontoni delle 4 porte, grazie ad una amministrazione
particolarmente attenta, riportano giustamente, come tutti i numerosi passanti notano e fanno notare, il simbolo del riconoscimento di una grande Storia!!!
porte x 4 timpani leoni
Mentre questo è ciò che avviene a Peschiera del Garda (secondo sito dellle “Difese Veneziane…”) con il beneplacito della Sovrintendenza e con i complimenti di ICOMOS.
191130 leone a Peschiera