

E’ stato pubblicato in data 27/11/2015 il nuovo POP (Piano Opere Pubbliche) per il prossimo triennio 2016-2018. Alcune voci, che saranno sicuramente ben “attenzionate”, ovviamente riguardano il maggior monumento di Bergamo e siti limitrofi. Eccone uno stringatissimo estratto:
Appare subito irreale il confronto tra la spesa prevista nel triennio per gli oltre 5 chilometri di Mura (sarebbe interessante conoscere il progetto) e il solo restauro del soffitto della Casa della Marchesa alla Rocca!
E dai finanziamenti risultano escluse alcune voci come: restauro della polveriera ovest, restauro del castello di S. Vigilio, riqualificazione e valorizzazione del sentiero dei Vasi, realizzazione di indagini archeologiche, restauri di piazza Cittadella, restauro camerini Teatro Sociale, ristrutturazione del palazzo del Podestà, restauro della biblioteca A.Mai, restauro della ex chiesa di S. Michele all’Arco, restauro della Chiesa di S. Rocco in via Rocca 1, restauro affreschi ex chiesa di S. Agostino, ecc… e tante altre relative ai beni culturali neppure prese in considerazione. Tutta robetta di poco conto per la valorizzazione storico-turistica della città!!!
“Consolidamento della cerchia muraria…” dell’articolo precedente : sistemazione del tetto di Porta S.Giacomo e del parapetto nel tratto baluardo S.Grata – baluardo S.Michele (tutte proprietà del Comune). Si spera che almeno vengano rimosse le scritte che in più punti imbrattano la delicata pietra serena che li ricopre…. ma del lato nord occidentale, più volte segnalato come il più degradato e anche a rischio di crolli, chi se ne occupa ??
In un momento in cui tutte le città (Cittadella – bellissima, Verona – che ha fatto il parco delle Mura, Brindisi, Taranto, Barletta Padova – che organizza tour delle sue mura e che prevede una sua spesa di 30 milioni nei prossimi 15 anni- Lucca, che ha costituito addirittura “L’Opera delle Mura” –vedasi il sito- ecc.) si danno da fare per la valorizzazione dei propri beni monumentali, Bergamo resta ancora impantanata col Demanio.
A luglio 2014, in seguito all’approvazione della legge sul Federalismo Demaniale, arriva al Comune la proposta di cessione gratuita che viene però rifiutata!!
Così le Mura Venete di Bergamo hanno ancora oggi un padrone di casa lontano, il Demanio, quello che da sempre ne ha trascurato il mantenimento.
Del 2010 l’ultima richiesta per la cessione gratuita al Comune di Bergamo presentata in Parlamento, mentre il Consiglio Comunale più volte negli anni scorsi si è espresso all’unanimità facendo chiaramente intendere che le Mura devono essere di piena proprietà solo dei cittadini bergamaschi. Tutti d’accordo che le Mura sono, oltre che un grande bene storico e il maggior monumento, anche una grande opportunità per la visibilità e il turismo che solo la città (e non lo Stato) può valorizzare.
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Qualche curioso potrebbe chiedersi : “Ma del nostro monumento più costoso ed imponente della città quando se ne è parlato in Comune ?”.
Ecco la risposta relativa agli ultimi 20 anni:
QUI DI SEGUITO TROVI UN QUADRO RIASSUNTIVO DELLE VOLTE IN CUI SI E’ DISCUSSO IN PARLAMENTO DELLE NOSTRE MURA