Si abbassa il “muro”?

ecomostro bg.jpgSembra profilarsi un’intesa che porterà a un abbassamento del palazzo di via Autostrada, quello che nasconde Città Alta, consentendo la vista dello skyline petr chi transita in ingresso a Bergamo. La società Bruman’s pare infatti essersi accordata con il Comune per un taglio delle altezze a scalare per un decimo circa. L’accordo, che prevede in cambio per l’operatore privato nuove volumetrie in altra area cittadina, non è ancora formalizzato, ma ormai mancano solo alcun dettagli che i tecnici di Palazzo Frizzoni metteranno a punto in queste ore. (BergamoNews, 2 Nov. 2011)

ecomostro-bergamoSempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe (non muro),
che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude…..

Nuove costruzioni. Ma Bergamo non è Manhattan.

Egregio direttore,   i poeti hanno fantasia. Almeno quella non può essere loro sottratta. Continua a leggere

Lo Skyline di Bortolo Belotti – 1940

skyline,skyline-bergamo

“La città di Bergamo è a un tempo assisa sopra un colle eminente, ed anzi, come dice qualche suo poeta, sopra sette colli, quasi emula di Roma, ed è distesa sul piano che se ne diparte.
Chi giunge ad essa dalle strade di Milano, di Lodi, di Crema, di Cremona, di Brescia, guarda ammirato l’apparire delle sue torri, dei suoi quadrati edifici, delle sue cupole, delle sue solide mura, come ad una fantastica aerea visione, e pensa al genio di Enea Talpino, detto il Salmeggia, che in un dipinto la fece offrire dalla mano di un angelo.
Per le linee solenni, per il colore antico, per l’atteggiamento dominante, per il severo silenzio, in cui sembra assorta, essa appare la maestà del tempo tradotta in pietre, che dall’alto stia contemplando i secoli sopraggiunti.
Ma chi vien da lungi scorge pure campanili e culmini di edifici salire dal piano, e non già come l’espresione di un inconciliabile contrasto coll’alta città, e neppure così che il nuovo vinca sull’antico; ma in una specie di armonica unità del tutto singolare e quale rarissimamente, ed anzi forse mai, si può trovare in altri luoghi….”

Anche la Soprintendenza … finalmente… meno male..

Skyline 3 old stampe.jpgLa Soprintendenza ai Beni Culturali e Paesaggistici di Milano è intervenuta nei giorni scorsi sul caso della contestata edificazione di via Autostrada. Lo ha fatto con un comunicato di cui si riporta la parte più significativa:

“A seguito dell’acceso dibattito apertosi in città in merito ad alcuni discussi interventi edili attualmente in fase di costruzione o di prossima realizzazione, la cui altezza dei volumi interferisce o potrebbe interferire direttamente sulla percezione visiva degli importanti coni prospettici verso Città Alta, si chiede l’avvio di un lavoro congiunto tra le parti interessate per valutare l’opportunità di definire eventuali nuovi ambiti urbani d’interesse paesaggistico, ai sensi delle norme vigenti”.

In sostanza, secondo la Soprintendenza, nel Piano di Governo del territorio non sono stati individuati a sufficienza i cannocchiali idonei ad assicurare la salvaguardia della visuale di Città Alta. Quindi consiglia di monitorare ancora il territorio cittadino per individuare nuovi siti, non valutati in passato, degni di tutela.

La Soprintendenza… finalmente.. meno male..

Via Autostrada «L’albergo va spostato e le altezze ridotte». Lo chiede la Soprintendenza per la tutela dei Beni architettonici e paesaggistici.

Prima riunione del tavolo tecnico sul PII di via Autostrada per verificare i margini di manovra per ridurre l’impatto dei «muri» sulla vista di Città Alta (per il Comune : arch. Nicola Cimmino, dirigente dell’assessorato Edilizia privata; per la Bruman’s Srl, titolare dell’operazione : architetti Alberto Bertasa (lo stesso delle torri Sace ??) e Michele Locatelli; per la Soprintendenza per la tutela dei Beni architettonici e paesaggistici , direzione di Milano, arch. Giuseppe Napoleone.
La proposta di modifica del progetto presentata è stata bocciata dalla Soprintendenza. Un giudizio non vincolante, ma che comunque pesa su un’opera già accompagnata da tante polemiche. I progettisti proponevano una revisione della forma dell’albergo (il cui cantiere è ancora sotto sequestro per assenza del permesso di costruzione). Il soprintendente Giuseppe Napoleone – ha ritenuto poco incisivo il «lifting» progettuale e rilanciato in due direzioni: l’albergo va spostato e bisogna intervenire sulle altezze della parte già in costruzione (il centro commerciale e direzionale). L’architetto Napoleone ha affermato: «A parere della Soprintendenza la proposta è da ritenersi insufficiente, in quanto non si sono ravvisate sostanziali modifiche rispetto al progetto approvato. Anche se si optasse per la nuova soluzione la vista prospettica di Città Alta da via Autostrada verrebbe recuperata in maniera ininfluente. L’albergo dovrebbe essere realizzato su un’altra area, che andrebbe valutata con il Comune e con i progettisti. Stanti i diritti acquisiti, la Soprintendenza invita i progettisti a farsi interpreti con la proprietà per un intervento sostanziale anche sui volumi in fase di costruzione, intervenendo sulle altezze, non escludendo la riduzione dei sei piani previsti (per 24 metri di altezza). L’appello della Soprintendenza è perché tutti quanti insieme si continui a lavorare per condividere una soluzione che vada nell’interesse comune di salvaguardare lo skyline monumentale».