Udite, udite… qualcosa si muove sul lato nord-ovest delle Mura

Mura Venete, il Comune interviene sul baluardo di Valverde

Naturalmente qualche appunto è d’obbligo: “Se ne parla da tempo, diversi anni ormai, ma nessun intervento è stato effettuato nei due decenni scorsi (vero, infatti l’ultima richiesta ufficiale – esaudita – è del novembre 1999 – vedi articolo sottostante), soprattutto per via della difficoltà ad accedervi (Noo, soprattutto perché questo tipo di intervento – cioè 3 grosse piante cresciute sul rivestimento murario con pericolo di crolli – toccava al proprietario Demanio – vedi articolo sottostante): si tratta del baluardo di Valverde delle Mura di Bergamo, sul versante nord del sistema difensivo veneziano di Bergamo Alta (certo, meglio precisare!).
Ci vorrà molto lavoro per rimuovere la vegetazione che nei decenni scorsi è cresciuta e ha prosperato su questo tratto di Mura (e qui, se si parla di “vegetazione” e non si precisa “tre alberi pericolanti – motivo per il quale la parte nord-ovest è stata esclusa dalla convenzione con i volontari – la gente si chiede: ma non c’erano quelli di Orobicambiente?).
Il tratto tra le porte Garibaldi – Sant’Agostino – San Giacomo – Sant’Alessandro è stato oggetto, nel corso degli ultimi 15 anni, di interventi di restauro piuttosto articolati che ne hanno garantito una buona conservazione tanto da richiedere solo interventi puntuali su alcune parti specifiche (vero, grazie al lavoro di volontari, anche alpini, che le hanno mantenute pulite impedendo la crescita di alberi e, guarda caso, in tutte le parti dove la proprietà è quasi tutta comunale … meno il Baluardo di S.Alessandro, dove il Seminario ha, ancora recentemente, negato l’accesso! ). Discorso molto diverso per il tratto compreso tra le Porte Sant’Alessandro e Garibaldi (ossia, il Forte di San Marco, con proprietà private sia sopra che sotto… e questo è proprio il vero punto… fare patti chiari coi proprietari confinanti! Curia compresa! … ma vediamo di non far fumo e confusione… in quel tratto i baluardi sono sei, non solo quello di Valverde!) e questo ha determinato la crescita incontrollata della vegetazione portando a danni e a dissesti, seppur sempre localizzati (infatti sul baluardo di Valverde sono solo due, forse tre), nella cinta muraria.
L’intervento, che il Comune prevede, si struttura in due parti: nel 2018 sarà il momento della sola rimozione della vegetazione, con taglio a raso di tutte le piante presenti sulle mura (cioè tre piante su un baluardo… un pò troppo!), in modo da portare in vista il muro attualmente nascosto dalla vegetazione presente. La procedura per l’assegnazione dei lavori è già stata avviata dall’Assessorato ai LL.PP. (bene, anche se così si paga un intervento che sarebbe toccato al Demanio – a dimostrazione del suo disinteresse più volte sottolineato – e per buona parte del quale si era rinunciato alla cessione gratuita).
Sarà così possibile procedere alla seconda fase, ovvero al rilievo con tecnologia scan-laser (che sarà offerto gratuitamente dalla ditta bergamasca Ecogeo) …… ecc. (ok.. repetita juvant).
L’intervento avrà un costo di 200mila euro (!! ma come… per togliere massimo 3 piante su un baluardo!! – quanto sarebbe costato allora il lavoro dei volontari su tutto il perimetro?), di cui 100mila euro a carico dell’Amministrazione Comunale e 100mila di contributo da parte di Fondazione Cariplo. Questo intervento è il terzo, e ultimo, nell’ambito di cofinanziamento di opere da parte di Fondazione Cariplo….
“Continua l’opera di cura che questa Amministrazione sta portando avanti sulle Mura, – aggiunge l’Assessore all’Ambiente Leyla Ciagà (ma non se ne occupava l’Assessorato ai LL.PP.?), – grazie anche al cofinanziamento Cariplo (ok.. repetita juvant), al contributo scientifico dell’Università di Bergamo (e cioè ? ci fornirà forse il rilievo materico e il degrado gratuitamente ??) e all’azione pressoché quotidiana dei volontari di Orobicambiente che in questi giorni stanno rimuovendo la vegetazione infestante sulle Mura in corrispondenza di via Cavagnis (giusto a proposito… sugli altri baluardi del Forte di San Marco).”
L’intervento sul baluardo(ripetiamo… nontra le Porte Sant’Alessandro e Garibaldi” perché lì i baluardi sono sei) viene svolto interamente dall’Amministrazione comunale che si è presa carico negli anni scorsi degli interventi di manutenzione ordinaria (sulla cinta muraria come dal 2000, vedi convenzione, facendolo fare gratuitamente ai Volontari… intendiamoci: parapetti, porte, viadotti sono del Comune e ad esso comunque toccava la manutenzione). Gli interventi più complessi, ad esempio di consolidamento statico, rimangono di competenza del Demanio che è il proprietario delle Mura (a eccezione delle porte (quattro delle cinque), dei parapetti e del viadotto di San Giacomo (… e di Sant’Agostino e di San Lorenzo), tutti di proprietà comunale).
…e la breve parte seguente, ripetitiva e riempitiva, non interessa più il baluardo di Valverde… tutto qui, 3 piante su 1 baluardo! Manca solo di dire che è il piano di ristrutturazione per l’Unesco! Poche idee ma ben confuse..

Le Mura, gli arbusti e i fiori

Le piante e gli arbusti, da sempre, hanno tentato l’assalto del nostro prezioso manufatto; ma,mentre le piante infestanti, estremamente pericolse per l’esistenza stessa delle Mura, devono venir recise ed estirpate, possono invece venir salvati e protetti quegli arbusti, abbastanza rari che ornano e ingentiliscono in alcuni punti l’opera militare fornendole un valore aggiunto. Ad oggi risultano segnalate, grazie al nostro esperto Dott. Ruggeri, le seguenti :

L’ Anthirrinum Majus “Fruit Salad Litchi” , meglio conosciuta come Bocca di leone, è una pianta erbacea perenne, messa a coltura come annuale. Pianta a a carattere cespuglioso, dai fiori profumati, che cresce sui muri e sulle rupi della regione mediterranea, appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae. Si sviluppa fino ad un’altezza di 40 cm e presenta un portamento espanso, con foglie semipersistenti (di forma lanceolato-oblunga, opposte quelle inferiori, lineari ed alterne quelle superiori) di colore verde. Fiorisce durante l’intero periodo estivo fino a quello autunnale (temperature permenttendo). I fiori sono di colore bianco, giallo e rosa carico e sono inclusi in infiorescenze spighiformi; sono formati da una corolla tubulare rigonfia e da un calice vellutato. Preferisce zone soleggiate con buona concentrazione di calcio e può crescere con successo anche in terreni sassosi. Resiste mediamente alla siccità ed al clima rigido, soffre nella norma la ruggine ed i marciumi da ristagni d’acqua.
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Il punto oscuro del lato B

perimetro b.jpg Qualcuno pensa che essendo le MURA del Demanio dovrebbero essere ben tenute… qualcuno pensa che le MURA essendo un “bene culturale” vincolato dovrebbero essere ben tenute.. qualcuno pensa che essendo state proposte come bene all’Unesco dovrebbero essere ben tenute.., bene,vediamo come la Soprintendenza mantiene  oggi, per esempio, dei 14 baluardi quelli di San Pietro, di Castagneta, Sforza Pallavicino..

01 111021 pallavicino 1.jpg04 111021 pallavicino 4.jpg05 111021 pallavicino 5.jpg09 111021 castagneta 3.jpg18 111021 s-pietro 7.jpg12 111021 s-pietro 3.jpg10 111021 s-pietro 1.jpg16 111021 s-pietro 5.jpgunica immagine necessità restauro