E’ ancora allarme per San Vigilio!!

220715 San Vigilio cade - rass stampaBisogna proprio desumere che questa amministrazione non ha proprio capito un cavolo del rapporto che BERGAMO ha stipulato con l’Unesco e il cartellino giallo per il parcheggio Fara non è proprio servito ad aprirle gli occhi.
Il Castello di San Vigilio versa in condizioni di degrado e per questo deve essere salvato dal crollo annunciato, prevedibile e pienamente evitabile, ma solo se l’intervento sarà tempestivo. È questo il succo dell’appello lanciato dalla Associazione Castrum Capelle e sostenuta dal comitato NoParkingFara, dall’Associazione per Città Alta e i Colli e dal gruppo BergamoBeneComune, che intende raccogliere le firme dei cittadini giovedì 14 luglio alla ‘Casa del Castellano‘.
Già in passato, l’Associazione era riuscita, con varie pressioni sull’amministrazione, a far togliere dal piano delle alienazioni del 2019 la “Casa del Custode” (sorta nel luogo dove vi era l’antica “cappella” che diede il nome al Forte), dandole poi nuova vita organizzando al suo interno pubbliche attività culturali. In quell’occasione, il Consiglio Comunale aveva anche approvato l’impegno a inserire nel Piano triennale delle opere pubbliche proprio una spesa per il consolidamento della Casa del Castellano e anche per il miglioramento della segnaletica turistica. Promesse a cui non hanno fatto seguito iniziative ed ora è diventata improrogabile la messa in sicurezza del fabbricato. Continua a leggere

Le “Opere di difesa veneziane” a Bergamo

Inquadramento cronistorico comparato dei relativi lavori di costruzione.

156131 luglio – arriva a Bergamo il conte Sforza Pallavicino con gli ingegneri Francesco Orologi, e il cav. Francesco Malacrida (Zenese) e con 550 soldati (comandanti Clusone, comandante artiglieria, Gerolamo Martinengo e Giulio Savorgnano). – 1 Agosto – iniziano i lavori per le MURA (abitanti 4.000 dentro – 13.000 fuori) con le demolizioni di 230 case, compresa la basilica alessandrina, sotto la direzione dello stesso Gen. Sforza Pallavicino. – 13 Agosto – trasporto delle reliquie dei SS. Alessandro e Narno dalla cattedrale alla chiesa di S. Vincenzo accompagnate dal Vescovo Federico Cornaro e dal proto Paolo Berlendis. – 1 Settembre – sotto un violento acquazzone, la posa della prima pietra del Forte S.Marco benedetta dal Vescovo. Spie milanesi riferiscono dei lavori e i veneziani faticheranno a convincere gli Spagnoli che si tratta solo di opere di difesa che non prevedono ammassamenti di truppa per attacchi. – 31 ottobre – In soli tre mesi, con il lavoro di 3760 «guastatori», 263 «spezzamonti», 147 «murari», 46 “marangoni”, sotto la direzione di 35 “soprastanti” e 8 “proti”, distribuiti in 9 punti diversi della città, lo Sforza riesce a tracciare quasi tutto il circuito della fortezza e fissa dei termini di pietra da una parte e dall’altra delle mura: le case potevano essere ricostruite a non meno di 25 pertiche (mt. 52) dalle mura vecchie e altrettanto dalla controscarpa delle mura nuove verso valle. La minuziosa relazione dell’Orologi induce a questo punto il Senato a espandere notevolmente le intenzioni di rafforzamento e fa capire perché l’opera, che doveva essere compiuta in 2 mesi con una spesa di 40 mila ducati, si trascinò invece per ben 27 anni e costò oltre un milione di ducati.
1563 fine del Concilio di Trento: inizia la CONTRORIFORMA.
1564-1565 l’inverno più freddo del secolo.
1566 – terminato il Forte San Marco da Porta S. Alessandro a Porta S. Lorenzo, la piattaforma di S. Grata e il baluardo di S. Giacomo. Il presidio è ora di 2.000 uomini e vengono messe in batteria le prime 20 bocche da fuoco.1567 – la lapide nel lato nord-ovest ricorda la fine dei lavori per il baluardo di S.Alessandro.
1570 il primo Arlecchino (attore bergamasco Alberto Ganassa) si esibisce per la prima volta alla corte di Francia.
1570-1574 Terremoto nel Ducato di Ferrara. 40% degli edifici distrutti.
1570 assedio, massacro e distruzione di Nicosia (Niccolò Dandolo).
1571 assedio e massacro di Famagosta (Marcantonio Bragadin) da parte dei turchi del Visir Sokollu e Mustatfà Pascià. Le gondole si tingono di nero. Venezia perde anche Cipro.
1571 – 1610 nasce Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.
1571 – terminato il perimetro ovest dal baluardo S.Alessandro a Porta S.Giacomo.
1571 battaglia di Lepanto nella quale i bergamaschi, con la galea S. Alessandro, si fecero onore. Costò in tutto a Bergamo 34.000 ducati.
1572 – presidio ridotto a 360 fanti. Inaugurata la fontana del Delfino. Visita pastorale di S. Carlo Borromeo.
1575 – finito il perimetro da Porta S.Giacomo a Porta S.Agostino, con fontana relativa, ponte e casermetta per 100 militi.
1576-1577 peste – utilizzato il Lazzaretto non ancora terminato. La città di Venezia viene colpita duramente.
1582 costruite le 2 polveriere, scavate fosse e sistemazione terreni circostanti il perimetro.
1582 con la bolla “Inter gravissimas” Papa Gregorio XIII introduce il calendario gregoriano tuttora in uso.
1585 – 4 febb. muore Sforza Pallavicino, gli succede nella direzione dei lavori Giulio Savorgnano.
1585 terminata costruzione del Forte di S.Domenico e del castello Valverde, poi Palazzo Medolago.
1588 tensioni internazionali quando la “Invencibile Armada” navale viene distrutta dagli inglesi. Fine del predominio spagnolo sui mari.
1588 con la chiusura del perimetro da Porta S.Agostino a Porta S.Lorenzo e l’inserimento della lapide nella faccia nord del baluardo della Fara termina ufficialmente la costruzione del perimetro delle MURA. Continua a leggere

…anche le Muraìne

Tutti i bergamaschi sanno che, come in gran parte delle città italiane, le antiche mura che fungevano normalmente anche da cinta daziaria sono state abbattute nell’ ‘800 o primi del ‘900. Così fu anche per la nostra cinta delle Muraìne che nel 1901 fu abbattuta per far posto a nuove strade ed “allargare” la città. Piccolissimi pezzi sono però rimasti lungo l’antico percorso e ad essi i bergamaschi guardano con stupore e, in molti casi, fungono da stimolo per spingere ad approfondire e, in ogni caso, a rispolverare la Storia della nostra città.
Non vi è dubbio che la “regina” di questi resti sia la Torre del Galgario che passa quotidianamente sotto gli occhi di migliaia di cittadini. Fa parte anche essa di quei “tesori” che la nostra città deve riuscire a salvaguardare e tramandare… ma ORMAI non sorprende più che questa amministrazione abbia da poco respinto una richiesta di restauro avanzata a tal fine… muraine 01- inizio sotto S_Agostino 2 muraine 02- via camozzi muraine 03 - via camozzi in banca 1 muraine 05 - via palma il vecchio 1 muraine 06 - via palma il vecchio 3 muraine 06 - via palma il vecchio 3b muraine 07 - via lapacano muraine -foto old - paesetto 1885
…e altri articoli sulle Muraìne nella relativa categoria

Mura, un cantiere sul lato “nascosto”

Da anni le nostre “Opere di difesa veneziane…” fanno parte del Patrimonio Unesco. Si son fatte conferenze, riunioni apicali, manifestazioni, ecc. ma l’aver snobbato cose semplici come p.es. la riedizione del volume sulle Mura del 1977, la distribuzione gratuita della mappa SIGI delle Mura fatta dal Comune, la redazione dell’elenco dei proprietari confinanti e il loro diretto coinvolgimento, ecc. ha fatto sì che ci si trovi ancora a leggere articoli di giornali dal titolo entusiastico ma che sembrano scritti decenni fa con continue confusioni tra i nomi dei vari baluardi e relativi componenti.201003 Eco - cantiere Mura elaborato Qualcuno avrà pure ben notato alcune, a voler essere buoni, “imprecisioni”:
– “Sono le Mura dimenticate, l’ultimo tratto sul versante di Valverde salendo verso via Beltrami, finalmente oggetto d’intervento.. ma non certo solo di “..75 metri
– ….il progetto si chiama “il baluardo di Valverde…” ma detto baluardo non è solo costituente il lato B!!
– …l’assessore spiega che “le Mura hanno bisogno di continui interventi”… capito? Meglio tardi che mai!!
– …inaccessibile “per la presenza dei fondi privati”. .. e il richiesto elenco dei proprietari confinanti?
– …con questo intervento, tutto il «giro» delle Mura sarà completato…. Manco per sogno!!
-…il baluardo di Valverde è privo di cannoniere e uscite di sortita… ovviamente falso!!
-… ben identificabile la fossa che corre lungo la cortina… non è una cortina ma un baluardo!
E fa specie sentire da nominati “esperti” certe affermazioni come
– …il muro è rivestito esternamente da alcune pietre (l’incamiciatura!)
– …verso il baluardo di San Pietro ci sono dei canali di un acquedotto (l’acquedotto dei Vasi!)
– … con terrapieno di controscarpa parallelo alle Mura (mai esistito uno ortogonale!)
– …una sorta di montagnetta proteggeva le Mura.. (appunto il terrapieno di controscarpa!)Mura - mappa SIGI - lato Bb181008 odg Baluardo S. Pietro

…ancora… lavori sul lato B!!

Ormai, nei decenni, non si riescono più a contare le richieste di intervento e le promesse mancate di intervento ma, chissà… forse… stai a vedere che a forza di insistere… ebbene forse ci siamo ma vedremo poi. Una cosa è certa, e qui si sfiora il ridicolo, l’ultimo solletico in Consiglio Comunale per un intervento sul lato nord delle Mura risale a ottobre dello scorso anno (2018) ma, essendo stato presentato dalla minoranza era stato bocciato!! Ma ciononostante, l’urgenza dell’intervento era diventato così evidente che rinviare voleva dire rischiare un crollo con un danno pressocché irrecuperabile. Nonostante il meschino comportamento, si è evitato, comunque in exstremis e senza neppure rendersene conto, l’ennesima figuraccia con l’organismo tecnico Unesco che, avrebbe comportato sicuramente un bel cartellino rosso!!

repetita….quamvis absurdum, ossia benché assurdo!

…era nell’aria!! Quando la politica (la cattiva politica) vuole intervenire sulla Storia e per semplici dispettucci politici si arriva, arrampicandosi pure su scivolosi specchi, a prendere decisioni assurde e contro ogni buon senso. Mentre nelle altre città, unite a Bergamo nel sito transnazionale Unesco, si provvede costantemente a recuperare, restaurare, valorizzare il bene, ancor più apprezzato dopo il riconoscimento, nella città dell’ex confine occidentale si dibatte se un leone in più non potrebbe far perdere qualche voto!! Vergogna!! Una visione miope della Storia, ridotta solo all’oggi… non si pensa a costruire alcunchè per il futuro e che una cosa fatta oggi tra 100, 1000 anni sarà “storico”. E in più, oggi, si vorrebbe anche far dimenticare (ma forse qualcuno neppure lo ha mai saputo) che con la presenza di Venezia, e dei suoi simboli, la nostra città godette di 350 anni, il suo periodo storico in assoluto più lungo, di pace e prosperità. L’anno scorso la proposta e, dopo oltre otto mesi di pensamenti, la decisione del consiglio comunale… quamvis absurdum, ossia benché assurdo!190220 leone alato -corsera - b..disgusto sì, ma nessuna preoccupazione perchè i nostri leoni hanno già
visto passare sotto di sé tanti
 tipi di animali!!  

..e la luce fu… a led anche sulle Mura

190129 - luce led CA - corsera giorno190129 - luce led CA e Unesco - EcoSi spengono i lampioni a gas e l’ometto che percorreva tutte le strade accendoli ad uno ad uno perderà il posto di lavoro!! Siamo nel 1889 e anche Bergamo si “illumina”!! Ed esattamente un secolo dopo ci vorrammo diverse richieste in Consiglio comunale da parte di “amici delle Mura” perchè queste vengano illuminate ad hoc, come avverrà in modo definitivo nel 1999.1999 mura illuminateLa via dell’illuminazione a led, che porta a grandi risparmi nei consumi energetici, era stata intrapresa nel 2013 per iniziativa dell’allora Assessore al Verde Massimo Bandera e fortunatamente mai abbandonata. Un piccolo particolare però… con questo tipo di illuminazione si può scegliere facilmente la “temperatura” di colore e la scelta di questa deve essere affidata ad esperti e non a semplici “elettricisti”. L’illuminazione di un ambiente come la nostra Città Alta meriterebbe di essere affidata a un Vittorio Storaro e non certo al nostro assessore! Stupisce infine il richiamo all’attenzione alla nostra appartenenza all’Unesco, che avviene peraltro solo a parole e solo sulla stampa mentre le iniziative richieste da Icomos rimangono tuttora nell'”ombra”!!

i “muretti” di Astino e San Vigilio!

Cose strane avvengono in quel di Bergamo…190127 astino e polveriera -corseraNessuno più dei Bergamaschi sa apprezzare i “muretti a secco” e il successo dei relativi corsi di apprendimento, fatti in provincia negli anni scorsi, lo testimonia. E nessuno più dei Bergamaschi è affezionato ad Astino e apprezza grandemente tutti i lavori che vi si svolgono… ma che i muretti di Astino facciano parte delle “Opere di Difesa Veneziane…” dell’Unesco lo apprendono, giustamente scettici, dall’articolo di stampa allegato!!
Sono invece altresì sicuri che il Castello di San Vigilio, quello sì, sia sicuramente compreso in esse…. e per quello invece arriva un… “ci penseremo…” mentre sta cadendo a pezzi!!190130 san vigilio -eco