Una storia poco edificante… da segnalare a ICOMOS!

Già si era parlato più volte dei Leoni Alati di Bergamo e della loro storia, ma ci sono fatti che, proprio per la loro incongruenza, vengono notati e tornano più volte ad essere argomenti di discussione.
Le 4 porte delle Mura sono di proprietà del Comune di Bergamo (che vergognosamente rifiutò la cessione gratuita dell’intero perimetro fatta dal Demanio nel 2015 ma assumendosi contemporaneamente (sich!!) l’impegno e l’onere della manutenzione).
All’inizio del ‘900 le porte si presentavano come in foto… si può notare che l’unica ad aver mantenuto il Leone Alato era la porta San Lorenzo!!.. mentre nei frontoni delle altre, dopo quello francesee poi austriaco era stato inserito quello del Regno d’Italiaporte x 4Siamo nel 2023… da più di 5 anni siamo nell’Unesco come “Opere di difesa veneziane...” e i timpani dei frontoni delle 4 porte, grazie ad una amministrazione
particolarmente attenta, riportano giustamente, come tutti i numerosi passanti notano e fanno notare, il simbolo del riconoscimento di una grande Storia!!!
porte x 4 timpani leoni
Mentre questo è ciò che avviene a Peschiera del Garda (secondo sito dellle “Difese Veneziane…”) con il beneplacito della Sovrintendenza e con i complimenti di ICOMOS.
191130 leone a Peschiera

… ma quanto ci costa ‘sto Demanio??

L’amministrazione cittadina ha recentemente rinunciato alla proprietà del perimetro delle Mura Veneziane, offertaci gratuitamente dal Demanio (mentre altre città in passato se le erano “acquistate” pagandole) grazie alla legge sul Federalismo Demaniale. Ciò avrebbe permesso una più agile gestione dello stesso (unificato così alla proprietà delle porte, parapetti, viadotti e relativi accordi di manutenzione) con l’accordo con i propri cittadini proprietari dei terreni confinanti sopra e sotto di esso. La motivazione ufficiale fu: “Costerebbe troppo la manutenzione…” ma in pratica non si sapeva neppure di cosa si parlava. Infatti non era avvenuto nessun sopralluogo né stilato alcun preventivo! Altre le priorità, come togliere i divisori alle panchine! E vediamo ora che, come era fin troppo facile prevedere data la mancanza di interesse del Demanio per Bergamo, il Comune è costretto a intervenire ugualmente in proprio per evitare crolli sulla parte nord; e così un primo investimento di 300.000 euro (che sembrano uno sproposito in confronto al lavoro di pulizia gratuito finora offerto dei volontari) per il solo Baluardo di Valverde. E, se questo comunque merita un plauso (hai visto mai..), c’è da rimaner perplessi nel leggere nella previsione di spesa per le Opere Pubbliche la cifra di 900.000 euro per la IBCAA - Rocca - vincolo 1981“sistemazione” della “Casa della Marchesa“. Ma per quale motivo fare questo regalo al Demanio che ne è il proprietario??? Siamo alla pazzia e Giovanni da Lezze si sarà rivoltato nella tomba… vendiamo il Castello di San Viglio per far soldi e li spendiamo perché non siamo capaci di far intervenire lo Stato per far riparare una sua proprietà che da anni ne impedisce il pieno utilizzo ai nostri cittadini e ai turisti!!
E non è finita… gli stessi, cittadini e turisti, da anni non possono effettuare l’intero giro del perimetro del Parco delle Rimembranze per il pericolo di crolli del muraglione nord… quando il Demanio interverrà sulla impresa che ha causato il danno e fisserà un termine per il ripristino dell’area? ….eppure i Bergamaschi han continuato a pagare le tasse…
N.B.: nel Vecchio Inventario dei Beni Culturali di Bergamo, a firma di un appassionato come Sandro Angelini, il consiglio era di abbattere completamente quella costruzione posticcia “della Marchesa”.

Lato B da “riscoprire”!?!

Tante volte segnalato (14/5/2009 – 27/10/2011 – 1/12/2015 – 29/12/2015) dagli “Amici delle Mura” il “lato B” resta ancora dimenticato e perfino a rischio di gravi danni; il lato nord-ovest non è stato compreso nella convenzione con i Volontari per la pulizia del perimetro e, grazie ad una scellerata recente decisione, resta ancora proprietà del Demanio il quale non si è MAI interessato alle Mura di Bergamo e MAI si interesserà dati i ben più gravi problemi di salvaguardia del patrimonio storico nazionale.
N.B. solo nel 2008 sono arrivati dei fondi per il restauro ma solo per l’insistenza di alcuni parlamentari bergamaschi e non certo per iniziativa della Soprintendenza.

161127 mura lato b - eco

Proseguono gli annunci, ma..

Ancora annunci di grandi lavori… abbiamo pietito e ci è stato concesso di fare le pulizie in casa nostra, con una nuova convenzione che ricalca la precedente del 2000 (vedi articolo sotto, di cui l’Amministrazione non sapeva l’esistenza!), ma ancora nessuna richiesta di intervento serio al Demanio sul lato nord-ovest che è il più pericolante…
150805 eco - mura 12 150805 eco - mura 22
ANNO 200020000109 accordo manutenzione mura

La Rocca “cede”… non ci sono soldi.

150528 rocca cede - eco 150528 rocca cede -corsera Alcune considerazioni : 1) Ma l’assessore Brembilla è quello stesso che, come consigliere di minoranza, tuonava contro l’immobilismo e la possiibilità di fare “solo” manutenzioni?
2) 800.000 € per ripristinare quel rimasuglio del “Palazzo della Marchesa” (nelle schede del vecchio inventario dei Beni, S.Angelini nel 1974 ne consigliava l’abbattimento) mentre per tutte le Mura si prevedono 200.000 €?
3) Ma qualcuno sa che, come appare chiaramente nella scheda dei vincoli n° 198, tutta l’area è del Demanio? Ovviamente sì; e allora qualcuno ha fatto una “corretta” segnalazione al proprietario? Ma tanto la Stato non interviene… e allora 4) Quando si è rifiutata la proprietà delle Mura, non si sapeva che anche lì lo Stato non sarebbe intervenuto per sistemare il lato nord fino al suo definitivo crollo??

Riassumiamo… cura e proprietà delle Mura

aerea da sud 2 bIn un momento in cui tutte le città (Cittadella – bellissima, Verona – che ha fatto il parco delle Mura, Brindisi, Taranto, Barletta Padova – che organizza tour delle sue mura e che prevede una sua spesa di 30 milioni nei prossimi 15 anni-  Lucca, che ha costituito addirittura “L’Opera delle Mura” –vedasi il sito- ecc.) si danno da fare per la valorizzazione dei propri beni monumentali, Bergamo resta ancora impantanata col Demanio.
A luglio 2014, in seguito all’approvazione della legge sul Federalismo Demaniale, arriva al Comune la proposta di cessione gratuita che viene però rifiutata!!
Così le Mura Venete di Bergamo hanno ancora oggi un padrone di casa lontano, il Demanio, quello che da sempre ne ha trascurato il mantenimento.
Del 2010 l’ultima richiesta per la cessione gratuita al Comune di Bergamo presentata in Parlamento, mentre il Consiglio Comunale più volte negli anni scorsi si è espresso all’unanimità facendo chiaramente intendere che le Mura devono essere di piena proprietà solo dei cittadini bergamaschi. Tutti d’accordo che le Mura sono, oltre che un grande bene storico e il maggior monumento, anche una grande opportunità per la visibilità e il turismo che solo la città (e non lo Stato) può valorizzare.
Continua a leggere