…orizzonte… quella linea immaginaria che si stende all’infinito e che sembra sempre allontanarsi anche muovendogli incontro.. E, con la benedizione della stampa locale, ecco presentati nuovi progetti da realizzare entro il 2025 (che sicuramente non rientreranno nei piani di spesa e andranno quindi alla prossima amministrazione). Va bene!! Meglio tardi che mai. I più interessati al nostro “Patrimonio”, sempre pignoli, diranno forse che siamo un po’ in ritardo… che a Padova, pur senza essere inserita nell’elenco Unesco, da 7 (sette!!) anni il visitatore dispone di un’ app che gli consente di rendersi conto della propria posizione e del corretto nominativo del monumento che sta osservando. Ma su tanti argomenti i confronti con altre città, dopo anni e anni di segnalazioni, purtroppo restano impietosi!
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Terra di San Marco chiude i battenti
MUSEO DELLE STORIE DI BERGAMO
Un’intitolazione a dir poco “accattivante”. Si legge così sul calendario 2018 della neonata struttura museale cittadina:
Il 20 settembre 1917 nasceva nella nostra città il Museo dal Risorgimento. In occasione dei 100 anni dalla sua istituzione il Museo storico, gestito dal 2002 dalla Fondazione Bergamo nella Storia, rinnova la propria immagine: nasce così il Museo delle storie di Bergamo, la rete dei musei storici della città.
Sei luoghi, ognuno rappresentato da un’icona e da un colore caratteristico, ma tutti raccolti entro un’unica immagine che dà il senso immediato dei Museo diffuso (veramente ?). Ciascuno ha una propria identità, ma è raccordato da un progetto unitario e organico (e come?), quello d narrare l’intera storia di Bergamo (addirittura!) (dall’epoca romano al XX secolo attraverso le sue storie). Il Convento di San Francesco – medioevo (!!), il Campanone – simbolo della città (!!) , il Palazzo del Podestà – periodo romano e rinascimento (!!), la Rocca –risorgimento (!!), Torre dei Caduti – per la vista (??), Museo Donizettiano – personaggio bergamasco (!).
Ma vogliamo ricordare che la passione dei Bergamaschi per la loro storia ha lontane origini?
Nel 1561 forse prima in Italia, nasce a Bergamo la “raccolta di anticaglie” che diventerà poi il Museo Archeologico. Nel 1743, mentre inizia la costruzione della chiesa di S.Michele dell’Arco, parte il progetto per il Museo Archeologico che avrà la sua prima sede, nel 1770, nell’edificio, l’attuale Ateneo, costruito sopra il Fontanone di Piazza Mercato del Pesce. E nel (lontano) 1871 si costituisce il Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi, che sarà presto trasferito nell’attuale sede della biblioteca A.Mai e aperto al pubblico nel 1918.
Vogliamo dircelo? La situazione museale a Bergamo è oggi, a dir poco, disastrosa: manca un Museo (o un filo conduttore tra musei) che racconti TUTTA la storia del nostro territorio (dallo sviluppo geologico dal Giurassico) e dei suoi abitanti (dagli animali dell’archeologico – 200 milioni di anni fa – e dagli Orobii) in TUTTI i vari periodi storici comprese invasioni, guerre, faide, epidemie e carestie che li hanno coinvolti!