Alleluja… all’orizzonte nuove iniziative!!

…orizzonte… quella linea immaginaria che si stende all’infinito e che sembra sempre allontanarsi anche muovendogli incontro.. E, con la benedizione della stampa locale, ecco presentati nuovi progetti da realizzare entro il 2025 (che sicuramente non rientreranno nei piani di spesa e andranno quindi alla prossima amministrazione).230706 MURA museo diffuso - eco 1 230706 MURA museo diffuso - eco 2Va bene!! Meglio tardi che mai. I più interessati al nostro “Patrimonio”, sempre pignoli, diranno forse che siamo un po’ in ritardo… che a Padova, pur senza essere inserita nell’elenco Unesco, da 7 (sette!!) anni il visitatore dispone di un’ app che gli consente di rendersi conto della propria posizione e del corretto nominativo del monumento che sta osservando. Ma su tanti argomenti i confronti con altre città, dopo anni e anni di segnalazioni, purtroppo restano impietosi!
160923 app a Padova

Terra di San Marco chiude i battenti

Nata per sostenere la candidatura all’Unesco, l’associazione viene ora ritenuta “inutile”. Non sembra alla gran parte dei cittadini che, una volta raggiunto l’obiettivo e spentisi i fari della passerella, siano state molte le iniziative determinanti per il futuro del nostro monumento. Comitato tecnico, Comitato Scientifico, Piano di Gestione, ecc. pure citati nelle cartelle Unesco, sembrano essere parole sconosciute per la Città di Bergamo e si va a caricare dell’onere una Fondazione già stracarica dei più disparati compiti, navigando a vista senza un serio progetto. E, come se non bastasse, neppure si è raggiunto un accordo con i proprietari confinanti per una cosa così elementare come la manutenzione periodica del manufatto!!180422 mura -priorità - terra san marco

MUSEO DELLE STORIE DI BERGAMO

Un’intitolazione a dir poco “accattivante”. Si legge così sul calendario 2018 della neonata struttura museale cittadina:

calendario 2018 museo storieIl 20 settembre 1917 nasceva nella nostra città il Museo dal Risorgimento. In occasione dei 100 anni dalla sua istituzione il Museo storico, gestito dal 2002 dalla Fondazione Bergamo nella Storia, rinnova la propria immagine: nasce così il Museo delle storie di Bergamo, la rete dei musei storici della città.
Sei luoghi, ognuno rappresentato da un’icona e da un colore caratteristico, ma tutti raccolti entro un’unica immagine che dà il senso immediato dei Museo diffuso (veramente ?). Ciascuno ha una propria identità, ma è raccordato da un progetto unitario e organico (e come?), quello d narrare l’intera storia di Bergamo (addirittura!) (dall’epoca romano al XX secolo attraverso le sue storie). Il Convento di San Francesco – medioevo (!!), il Campanone – simbolo della città (!!) , il Palazzo del Podestà – periodo romano e rinascimento (!!), la Rocca –risorgimento (!!), Torre dei Caduti – per la vista (??), Museo Donizettiano – personaggio bergamasco (!).

Il trionfo delle PAROLE! Se volessimo veramente creare un Museo diffuso (ottima idea), in Città Alta, soprattutto, vi sarebbero decine di luoghi da sistemare e segnalare (cominciando p.es. dalla fontana in Piazza Mercato delle Scarpe da anni in abbandono o l’entrata della cisterna di S.Alessandro, ecc.).
Ma vogliamo ricordare che la passione dei Bergamaschi per la loro storia ha lontane origini?
Nel 1561 forse prima in Italia, nasce a Bergamo la “raccolta di anticaglie” che diventerà poi il Museo Archeologico. Nel 1743, mentre inizia la costruzione della chiesa di S.Michele dell’Arco, parte il progetto per il Museo Archeologico che avrà la sua prima sede, nel 1770, nell’edificio, l’attuale Ateneo, costruito sopra il Fontanone di Piazza Mercato del Pesce. E nel (lontano) 1871 si costituisce il Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi, che sarà presto trasferito nell’attuale sede della biblioteca A.Mai e aperto al pubblico nel 1918.
Vogliamo dircelo? La situazione museale a Bergamo è oggi, a dir poco, disastrosa: manca un Museo (o un filo conduttore tra musei) che racconti TUTTA la storia del nostro territorio (dallo sviluppo geologico dal Giurassico) e dei suoi abitanti (dagli animali dell’archeologico – 200 milioni di anni fa – e dagli Orobii) in TUTTI i vari periodi storici comprese invasioni, guerre, faide, epidemie e carestie che li hanno coinvolti!