Sembra il titolo di un film fantasy e invece….
Quando nel 2015 si rinunciò alla cessione gratuita della proprietà delle Mura, dicendo “Costa troppo…” ma senza neppure sapere di cosa si parlava, fu chiaro che si sottovalutava malauguratamente sia il valore del bene (riconosciuto poi di valore mondiale) e ancor più l’attaccamento dei Bergamaschi a quel “paesaggio lapideo” (sic!!).
Ed ecco infatti che, non solo un’Associazione di Volontari, Orobicambiente, offre migliaia di ore di lavoro per ripulirle, ma una ditta bergamasca, la Ecogeo, mette a disposizione gratuitamente propri apparati per iniziare un serio lavoro di rilievo materico e degrado.
Il titolare, Diego Marsetti, geologo di fama mondiale, figlio d’arte: “Faremo un lavoro complesso, per il quale sarà impegnato un pilota con brevetto e con le autorizzazioni Enac. Non solo avremo le immagini ma anche le posizioni Gps e altri dati preziosi estratti grazie a software molto sofisticati. Dopo che i Volontari avranno tolto la maggior parte della vegetazione, saremo in grado anche di censire quegli elementi utilizzati dai veneziani nella costruzione prendendole da edifici demoliti molto più antichi“. E così porta i suoi droni, normalmente utilizzati per ricerche geologiche in tutto il mondo, per effettuare i rilievi in 3D di tutto il perimetro delle Mura Veneziane. Alla fine del lavoro, prevista per la prossima estate, tutti gli studiosi avranno a disposizione un eccezionale materiale per scoprire nuovi particolari della costruzione, verificarne lo stato, programmarne la manutenzione e financo per farne video pubblicitari.
Un lavoro di cui Bergamo disporrà per prima tra sei le città del riconoscimento Unesco e che servirà sicuramente di esempio per molte città murate nel mondo.
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Federalismo demaniale
Non le prendiamo ma state sereni…
Non ti sposo ma vedrai che ti telefono… non la compro ma vedrà che le mando clienti… non le prendiamo ma vedrete che le manterremo… cosa hanno in comune ??? Parole (ro=l)…Fare una convenzione per la manutenzione ordinaria?? Esiste dal Genn. 2000 –vedi qui e qui . La manutenzione “straordinaria” no! E siccome lo Stato non la farà mai, cosa aspettiamo, che crollino??
Alcune notizie sono difficili da credere!!!
Ovviamente tutti i cittadini bergamaschi si augurano che l’intermediazione del Comune (se non del Demanio) induca alla ragionevolezza tutti i proprietari dei terreni confinanti sopra e sotto le MURA e, senza la necessità di ricorrere ad una specifica legge sulla fascia di rispetto di monumenti storici, si rendano conto dell’importanza per tutta la comunità della gestione di quel bene storico internazionale, che viene oggi richiesta anche dalle normative Unesco.
L’incomprensibile decisione di non acquisire le Mura
Mentre a parole si parla di grande interesse, sicuramente le “vere” ragioni della decisione non possono essere pubblicamente espresse. Un sindaco, che si ritrova la possibilità di entrare nella storia del monumento, come Rocco Cedrelli che acquisì i baluardi, non può rinunciarvi se non perchè malamente influenzato. Perfino l’acquisizione dell’Accademia Carrara era considerato da alcuni un “gravoso fardello” ma cosa sarebbe Bergamo senza di essa? E qualcuno pensa forse che all’inizio dell’opera, Venezia disponesse di tutti i ducati che furono spesi? E qualcuno può pensare ancora che lo Stato interverrà a valorizzare le Mura perchè gli appartengono? La realtà è che se offri gratis un Ferrari a una persona che ama andare solo in bicicletta non ti dirà mai che il vero motivo è il suo disinteresse, ma accamperà scuse sulla spesa del bollo, della benzina, ecc. Meditate gente, meditate…
Dante nota tra le anime dannate “colui che fece per viltade il gran rifiuto”…
A Roma dicono “ci fai o ci sei?” L’articolo solleva più dubbi di quelli che vorrebbe dissipare. Le cannoniere di proprietà cittadina? Ma quando mai… Quando Bergamo acquistò i “baluardi” (solo 7 in verità) i contratti erano chiarissimi “solo di superficie”. Fare una convenzione per la manutenzione ordinaria?? Esiste dal Genn. 2000 –vedi qui e qui . La manutenzione “straordinaria” no! E siccome lo Stato non la farà mai, cosa aspettiamo, che crollino?? I Volontari intanto le ripuliscono per l’Expo lavorando giorno e notte… avete pensato di pagar loro almeno un caffè?? Macchè…
Cessione GRATUITA; un’occasione da non perdere
Le Mura sono un simbolo della città, giusto; ma oggi sono anche un forte strumento identitario e, come hanno già dimostrato tante altre città che in passato si sono indebitate per acquisirle, sono anche un’opportunità. Rinunciare alla proprietà significa lasciarle proprio a quello Stato che fino ad oggi le ha trascurate. Sia per la loro costruzione che per il mantenimento, Bergamo ne ha pagato più dei due terzi e che stiano a cuore ai cittadini è dimostrato dal numero di lettere in argomento che arrivano ai giornali.
Già, è vero, stanno a cuore ai cittadini ma all’amministrazione ?? Certo se una cosa non interessa ma non si può dire, si accampano scuse… E non vogliamo neppure qualche esperto tra i piedi… Ma ci sarebbe da coordinare i lavori di diversi assessorati (Lavori Pubblici, Ambiente, Mobilità, Edilizia,ecc.) e Associazioni e Enti e Provincia, Regione, Demanio e Soprintendenza ecc. ecc… ma no! L’Ing. Luigi Angelini perdeva solo tempo… noi faremo una bella tavola rotonda e consumeremo altro legno!
Le Mura devono essere della città
L’ex-Presidente del Consiglio del Comune di Bergamo Guglielmo Redondi, artefice negli scorsi anni di numerosi interventi a favore della conservazione e valorizzazione del nostro maggior monumento cittadino scrive una lettera aperta al Sindaco in occasione dell’attuale, storica, possibilità di diventarne proprietari gratuitamente.
Spett. Redazione
Le Mura a Bergamo: non facciamocele scappare!
scrivo come cittadino che ama la sua città e che ha passione per la vita e la storia di Bergamo ma anche come cittadino che per quattro lustri ha partecipato in prima persona alla vita politica locale. A breve in Consiglio comunale si parlerà della proprietà, della manutenzione e della valorizzazione delle nostre Mura, tema caro, quasi viscerale per tutti i bergamaschi.
Le “Mura veneziane” hanno a oggi un padrone di casa lontano, il Demanio, e forse proprio per questo non hanno avuto sufficiente manutenzione ordinaria e straordinaria. La mancanza di fondi ha tarpato le ali alla valorizzazione e allo sviluppo delle grandi potenzialità di attrazione di questo inestimabile ed irripetibile patrimonio architettonico. Continua a leggere