prevenire e sempre meglio che reprimere…

La notizia è dello scorso anno (2022) e benchè abbia sollevato alcune preoccupazioni, sembra non vi siano poi state conseguenze… il Comune, questa volta è intervenuto immediatamente (senza necessità di solleciti come avvenuto in passate occasioni).
mura imbrattateMa l’aria che tira suggerirebbe di studiare il modo di prevenire future “tentazioni” e forse lo si potrebbe fare con qualche avviso messo al posto giusto, ricordando che “imbrattare un muro è reato”.
Certi graffiti possono passare come una forma d’arte, ma imbrattare un muro può comportare il pagamento di una sanzione pecuniaria. In base all’art. 639 c.p., è prevista una multa di 103 euro, ma le conseguenze possono anche essere più gravi e per gli atti vandalici sono previste delle pene se si configura il reato di danneggiamento.
Imbrattare un muro, quindi provocare una lesione al decoro di un patrimonio mobiliare e immobiliare, è il reato di “Deturpamento e imbrattamento” di cose altrui, disciplinato dall’articolo 639 del C.P. Nell’articolo viene stabilito che: “Chiunque, fuori dei casi preveduti dall’articolo 635, deturpa o imbratta cose mobili o immobili altrui è punito, a querela della persona offesa, con multa fino a 103€”.
Se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1.000 a 3.000 €, aumentati in caso di recidiva.
Con la sentenza di condanna per i reati di cui sopra, il giudice può disporre “l’obbligo di ripristino e di ripulitura dei luoghi ovvero, qualora ciò non sia possibile, l’obbligo di sostenerne le spese o di rimborsare quelle a tal fine sostenute, ovvero, se il condannato non si oppone, la prestazione di attività non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato comunque non superiore alla durata della pena sospesa, secondo le modalità indicate nella sentenza di condanna”.
La norma mira a tutelare il patrimonio, inteso come insieme di beni mobili e immobili, e a fare in modo che le azioni di deturpamento o imbrattamento della cosa non ne provochino il deterioramento. Questa tipologia di reato non rende l’oggetto che viene rovinato inservibile, come nel caso del reato di danneggiamento (art. 635 c.p.).
Negli ultimi anni si è verificata una serie di attacchi a monumenti e siti artistici; più che di atti vandalici in senso letterale, si tratterebbe di “gesti di protesta” da parte dei cosiddetti ecoattivisti, come successo alla facciata del Senato imbrattata di vernice rossa, il cui ripristino è costato ben 40.000 euro.
mura imbrattate 2La proposta presentata in Senato, prevede la possibilità per gli agenti di Polizia di procedere con arresti in flagranza; sanzioni amministrative comprese tra i 10.000 e i 40.000 euro per chi deturpa o imbratta tali beni; sanzioni penali con multe tra i 20.000 e i 60.000 euro nell’ipotesi di distruzione o deterioramento di beni culturali.

Bene! Ma dopo tutto ciò, è bene ricordare ai nostri amministratori che, anche se il discorso è partito dalle preziose Mura, a Bergamo esistono tanti altri “tesori”, raccolti fortunatamente da precedenti amministrazioni, di ben due “Inventario dei beni culturali, ambientali e archeologici“, redatti in due date diverse e che andrebbero rispolverati, pubblicizzati e, soprattutto, i loro componenti messi in sicurezza!!

prevenire e sempre meglio che reprimere…ultima modifica: 2023-07-06T23:50:34+02:00da amicimura1a
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