la spada di Damocle

La sessione di Settembre 2023 del WHC (da noi comunemente e semplicemente chiamato “Unesco”) affrontando con estrema pazienza i problemi che affliggono i luoghi riconosciuti come “Patrimonio dell’Umanità” in tutto il mondo, ha deciso di concedere al nostro sito transanzionale ancora un rinvio del termine per presentare la documentazione ritenuta indispensabile alla conferma dell’accettazione della nostra richiesta di riconoscimento.
Ricordiamo quali sono i punti presenti nel report stilato da Icomos ancora alla fine del 2021:
Fattori che influenzano la proprietà (del sito transnazionale) identificati ancora nell’ultimo report WHC/21/44.COM/7B:
– Mancanza di un quadro per la “valutazione HIA” per le proposte di sviluppo
– Necessità di rivedere le zone cuscinetto
– Mancanza di piani di gestione per ogni componente
Elementi intrusivi e ridondanti all’interno dei componenti seriali
– Mancanza di uno studio sulla capacità di carico del turismo e di piani di gestione dei visitatori
– Mancanza di una strategia di conservazione basata sui valori transnazionali.
Non tutti i punti riguardano la nostra città (che resta comunque la capofila del sito) ma tutti sono in grado di influenzare l’esistenza del RICONOSCIMENTO!!
Il termine suddetto, ritenuto ora urgente, è stato prorogato ancora al 1° Dicembre 2024 ma, leggendo la stampa locale si ha l’impressione che si voglia ritenere valida la dicitura “passata la festa gabbato lo santo“… detto molto italiano ma veramente poco serio!! E questo per quanto riguarda la questione tuttora aperta del ParkingFara, cui si potrebbe presto aggiungere quella del Castello di San Vigilio, che in questo modo la presente amministrazione riesce a sbolognare alla prossima uscendone con le mani pulite.
Unesco, che ha in questi giorni rinnovato i suoi vertici per il triennio 2023-2026, potrà anche ritenere marginale una cosetta come Bergamo nel panorama mondiale, ma i cittadini (che riconoscono in quelle segnalazioni delle valide soluzioni per il mantenimento del proprio patrimonio) non si possono certo ritenere soddisfatti. E neppure soddisfatti delle iniziative (passeggiate, paesaggi e tric e trac) messe in campo per la valorizzazione invece di seri studi architettonici e storici con relative pubblicazioni e filmati (con materiale didattico e pubblicitario) e cartellonistica!!
(the Serenissima progressively builds up logistic ability and technical knowhow, becoming the main player in a true “military revolution”…)……that’s the way!!

..luci sull’ EX-Castello di San Vigilio

..da una parte VERGOGNOSO scoprire su di un documento dell’amministrazione la dicitura “EX-Castello”(!!!) dal momento che nell’elenco dell’Unesco è citato come “FORTE DI SAN VIGILIO”……e dall’altra poter sapere invece che la piccola parte del Forte, una parte della “Casa del Castellano“, mantenuta viva come un piccolo cuore pulsante dai cittadini del Castrum Capelle, è ancora in grado di offrire iniziative culturali molto apprezzate sia da cittadini che dai numerosi turisti!!
filarete a San VigilioQualche osservazione in proposito: l’8/01/2019 in Consiglio Comunale era proposto dalla maggioranza, e approvato all’unanimità, un OdG che sollecitava lavori urgenti, e prevedeva poi altri lavori nel piano triennale; a questo appello non fu però dato seguito. Il 16/07/2023 viene proposto dalla minoranza lo stesso OdG e, quattro anni (!!!) dopo quella, che era già una seconda segnalazione, e dopo ben sei (!!!) anni che quel bene è stato dichiarato di VALORE UNIVERSALE, non viene neppure considerato come possibilità futura ma viene RESPINTO!!
Come già verificatosi per il parcheggio della Fara, si rende purtroppo ormai necessario un “cartellino giallo” di Icomos per costringere l’amministrazione a rendersi conto degli impegni assunti, oltre che con i cittadini, anche con il riconoscimento Unesco.

Fara, dopo il cartellino giallo dell’Unesco

Mentre stessa data e argomento, su Eco di Bg, si può leggere: “Si chiama Hia, acronimo di Heritage impact assessment, la prassi che valuta l’impatto di uno o più progetti di lavori che influiscano su valori, attributi, autenticità e integrità dei siti Unesco. L’Hia quindi non è né una Via (Valutazione impatto ambientale) né una Vas (Valutazione ambientale strategica) ma una valutazione riferita ai criteri che hanno portato all’inserimento nella lista Unesco. Tale valutazione, ritenuta indispensabile da Icomos, è necessaria per eventuali misure mitigative per ridurre o evitare possibili effetti negativi sul patrimonio.
In particolare Bergamo deve conformarsi alle raccomandazioni per verificare la congruità del progetto Parking Fara in corso di realizzazione” -spiega Palazzo Frizzoni. Tutto bene? Già, però se Palazzo Frizzoni invece di spiegarcelo adesso, avesse letto le indicazioni del 2017 o almeno ascoltato l’onesto richiamo dei cittadini espresso in vari modi e in varie sedi, avrebbe evitato un anno di inutili polemiche con Icomos e relativa figuraccia.
La nostra Hia sarà adesso preparata dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.
Un estratto del richiamo ICOMOS
210631 RAPPORTO ICOMOS 2021 su 1533

 

La Fara, anche sulla stampa nazionale

… e il caso del parcheggio nell’area dell’ex-faunistico, approda anche sulla stampa nazionale, che sembra essere bene informata di tutta la vicenda. Senza rientrare in tutta la polemica, una cosa emerge però ancora una volta chiarissima… l’impreparazione dei nostri amministratori a considerare l'”eccezionale valore universale” che l’Unesco ha attribuito alle “Opere di difesa veneziane…”. Tutti persi nel tentativo di veicolare con esso altri messaggi completamente estranei, hanno dimenticato di dover fare, dal 2017, anche “i conti con l’oste”!!191016 unesco fara - fatto quotidiano181115 Fara - perfino repubblica

…quando l’arroganza diventa un problema

Eppure un giornale, in un estremo rigurgito di imparzialità, aveva riportato il parere, oltre che del sindaco, anche di una persona terza, il rappresentante Icomos Italia; e da costui era venuta la considerazione (ma con un minimo di buon senso chiunque poteva arrivarci): “…l’iscrizione Unesco porta alla delega della sovranità del sito a beneficio dell’Umanità intera…“. Ma il Comune, con clamore mediatico, decide di proseguire la polemica e, come il primo della classe, ancora risponde… ognuno può immaginare da sè i pensieri di una commissione, che si occupa di beni UNIVERSALI, nel sentirsi trascinare in un battibecco di tipo condominiale… Senza dubbio, con un poco di umiltà sarebbe stato preferibile chiedere un incontro, discutere ad un tavolo con la presenza dei comitati e consegnare “brevi manu” la documentazione richiesta. Non dimenticando, come sembra, che la nostra città è già in ritardo nella consegna di un “Management Plan” richiestoci già nel 2017.
E comunque un sopraluogo avverrà certamente e si spera solo che nel frattempo amministratori e stampa ne approfittino per capire meglio l’argomento… ancora recentemente si è potuto sentire in Consiglio comunale l’assessore e dei consiglieri affermare che “il Castello di San Vigilio non c’entra con le Mura...”
E l’arroganza ci ha portato anche agli onori della stampa nazionale (Repubblica) da un articolo della quale si desume l’ennesima figuraccia rimediata quando, in proposito della affermazione del sindaco che lo scavo era presente già al sopraluogo del riconoscimento, lo stesso viene smentito da chi al sopraluogo aveva partecipato facendo deviare il percorso!

..e le “Opere di Difesa…” attirano l’attenzione!

.. ma, vergognosamente, è l’attenzione dell’organismo di controllo, Icomos, dell’Unesco. Alla nota di richiamo informale dell’organismo, il sindaco ha voluto invece pubblicamente esprimere con una conferenza stampa l'”amarezza”, la “sorpresa”, l'”indignazione” dell’amministrazione, riuscendo alla fine solo a dimostrare la sua arroganza. Nonostante l’incondizionato appoggio, poco ammirevole, della pseudo-stampa locale che, schieratasi immediatamente, è riuscita a dimostrare la sua stessa mancanza di conoscenza dell’argomento Unesco. Si legge in un articolo: “.. i lavori all’interno della “core zone” non riguarderebbero le Mura, patrimonio Unesco,..ecc..”!!! MA L’INTERA “CORE ZONE” E’ PATRIMONIO UNESCO!!… e così via fino a suscitare il dubbio della falsificazione della comunicazione Icomos!!
E con sarcasmo, il primo cittadino cita il riferimento di Icomos all’alterazione della visuale del patrimonio per i “provenienti dalla Svizzera” (intendendo ovviamente da nord) ma riferendo si alla mappa a loro consegnata… che il sindaco non conosca neppure la documentazione depositata?!? zzz noparkingFara180930 fara - eco - richiamo Icomos

…meglio sarebbe non raccontar bugie..

Qualcuno l’aveva segnalato che questa amministrazione era completamente impreparata a gestire un “Bene di Valore Universale”…ma nessuno nasce “imparato”. Ma il vero problema è quando si vuole dimostrare di essere superiori e lo si fa con arroganza, fino a raccontar bugie ed arrampicarsi sugli specchi..180701 fara -corsera - Unesco relazione non firmata180703 fara - chi ha fatto la relazione Unesco180717 fara - eco Icomos parte

Tanto tuonò, che piovve!!

E i cittadini, stanchi di risposte inventate e pressapochiste, dopo essersi riuniti in “Comitato”, ha chiesto infine l’intervento dell’organo di controllo Unesco per verificare la compatibilità del progetto ParkingFara con le dichiarazioni fatte a suo tempo per l’iscrizione alla Tentative List. Icomos chiede spiegazioni all’amministrazione cittadina; questa risponde con fregnacce non firmate… e la cosa, oltre che comportare una prima bella figuraccia per la città, comincia a complicarsi…180701 fara -corsera -relazione non firmata
Ed ecco qui.. i signori Marco Brambilla, Giovanni Cappelluzzo, Roberto Amaddeo, Vito Gritti e Aldo Mazza riescono ad affermare che dei lavori a 20 metri dalla Cortina San Lorenzo e che hanno messo a rischio di crollo la cinta della Rocca, non c’entrano niente con “Le Opere di Difesa Veneziane…” patrimonio Unesco!!!
Una desolante ignoranza dell’argomento!!