Arrivano i Francesi a Bergamo

francesi a bgDopo il 15 Dicembre 1796, dunque, il Bonaparte avrebbe decretato di occupare Bergamo e la sua Cittadella a mano armata. Cristoforo Tentori ci trasmette il racconto di questa “perfidia” sua e dei Francesi a mezzo dei Dispacci dell’ormai arcinoto Vice Podestà Alessandro Ottolini.
Nel giorno dunque 24 Dicembre il N.H. Rappresentante di Bergamo scrisse al Senato il seguente Dispaccio.
SERENISSIMO PRINCIPE
Da Cassano arrivarono improvisamente a Stezzano questa sera alcuni soldati di Cavalleria Francese comandati da un Uffiziale, il quale poi comparve a questa parte, e mi presentò una Lettera del General Baraguey d’Hilliers Comandante la Lombardia…
Tale lettera, prima di giungere al Vice Podestà di Bergamo, Autorità legittima per le Terre di Stezzano, era stata indirizzata ai “Capi dei Comuni”, e Ottolini non manca di rilevare questa scorrettezza dei Francesi, che in effetti già la dice lunga sul loro intento di esautorarlo.
Quel che è più grave, è che la missiva informa dell’arrivo in quelle Terre, “prima della notte corrente”, di quattromila soldati di Fanteria e di 900 di Cavalleria, “sotto il comando d’un Generale di Brigata, ancora ignoto”.
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Bergamo tra le righe : incontri in libreria

voce del tarlo.jpg La voce del tarlo – di Fabio Duci

E’ una gelida notte del Dicembre 1805. Nel cortile di una cascina di campagna un uomo sta salendo a cavallo. La fredda luce della luna illumina il suo mantello nero, la lunga sciabola ricurva, il sottile stiletto ancora sporco di sangue. Chi è quell’uomo, perché è li e cosa si lascia alle spalle? Antonio Suardi, figlio cadetto di una famiglia nobile italiana, da pochi giorni è diventato Colonnello comandante di un reggimento della Grande Armée ed è stato decorato con l’ambita Croce della Legion d’Onore per il valore dimostrato durante la battaglia di Austerlitz.
Cosa hanno in comune questi due uomini? Nessuno lo sa, nessuno può immaginarlo, ma sono la stessa persona, due facce della stessa medaglia. Ciò che li collega è la voce del tarlo.
Questa è la storia di un uomo del suo tempo, nel bene e nel male, di un uomo pieno di contraddizioni, generoso e vendicativo, moderno e superstizioso. Seguirlo, nascosti in un angolo della sua mente, ci permetterà di tornare indietro nel tempo, in un’epoca di gloria ma anche di miserie.Edizione Il Filo – 2008