Tanto tuonò, che piovve!!

E i cittadini, stanchi di risposte inventate e pressapochiste, dopo essersi riuniti in “Comitato”, ha chiesto infine l’intervento dell’organo di controllo Unesco per verificare la compatibilità del progetto ParkingFara con le dichiarazioni fatte a suo tempo per l’iscrizione alla Tentative List. Icomos chiede spiegazioni all’amministrazione cittadina; questa risponde con fregnacce non firmate… e la cosa, oltre che comportare una prima bella figuraccia per la città, comincia a complicarsi…180701 fara -corsera -relazione non firmata
Ed ecco qui.. i signori Marco Brambilla, Giovanni Cappelluzzo, Roberto Amaddeo, Vito Gritti e Aldo Mazza riescono ad affermare che dei lavori a 20 metri dalla Cortina San Lorenzo e che hanno messo a rischio di crollo la cinta della Rocca, non c’entrano niente con “Le Opere di Difesa Veneziane…” patrimonio Unesco!!!
Una desolante ignoranza dell’argomento!!

Tanto tuonò che piovve…

Parte dal lontano 2008 la manifestazione di contrarietà di molti cittadini al progetto di un parcheggio nell’ex-area del parco faunistico della Rocca. Dopo la lunga sospensione dei lavori (di questi ne aveva parlato anche Vittorio Sgarbi durante una visita a Bergamo) con la possibilità di una revisione del progetto, lo scorso anno dopo una nuova firma di convenzione, sono ripresi gli scavi con un nuovo obiettivo: 9 piani, 460 posti auto di cui solo poca parte riservata ai residenti. Il Comitato costituitosi ha dato corpo e peso alle proteste fino a produrre una “Segnalazione all’Unesco” (la quale ha sempre sottolineato l’esigenza della “partecipazione dei cittadini“) il quale, pur non potendo intervenire direttamente nelle decisioni di un’amministrazione, non vedrà certamente di buon occhio, per il futuro della permanenza, tale situazione.
180323 Noparking -ALL.1 - Planimetria 1 180323 Noparking -ALL.1 - Planimetria 2 Puoi scaricare qui i documenti relativi a parte della polemica sollevata dal Comitato NoParking sulla trasparenza e sulla
segnalazione all’Unesco

Un antico progetto delle Mura di Bergamo

Questa antica mappa, conservata nell’Archivio di Stato di Torino, è certamente uno dei tanti progetti che vennero studiati mentre erano già in corso i lavori di costruzione delle mura veneziane e, essendone sconosciuta la data di realizzazione, si suppone che risalga agli anni 1568-1570.
1566-8 pianta progetto - Mura - AS Torino bL’opera conclusa risultò differente ma in questa piantina risulta particolarmente chiara l’idea di costruzione che si andava delineando sulla sezione di nord-est della cinta murata: sfruttare le prominenze del colle per posizionare i “baluardi” e collegarli con delle “cortine“. In effetti la “tenaglia” di Sant’Agostino“, una volta terminata fu collegata al Baluardo della Fara (ultimo ad essere costruito), tramite la “cortina della Fara“; quest’ultima, destinata a tagliare di netto il profondo vallone di S.Agostino (o della Fara – generando nel lato interno il cosiddetto “foppone“). Oltre ai costi e alla difficoltà di costruzione, questa costituì il punto più fragile dell’impianto e, per l’instabilità del terreno, fu più volte soggetta a cedimenti e crolli che coinvolsero il fianco del Baluardo del Pallone.  Più semplice risultò la costruzione della successiva “cortina di S.Lorenzo” destinata a scavalcare la parte terminale della “valletta degli Avogadri“, antichi proprietari del maniero costruito sulla punta del piccolo promontorio che la divide dalla Valle Verde. Quest’ultima infine fu tagliata quasi a metà dalla “cortina di porta S.Lorenzo“, generando, nella sua parte alta il vallone sotto Colle Aperto.
particolare mappa 1590 particolare mappa 1816
Da notare, in altre antiche mappe, che la strada risalente la Valverde proseguiva diritta oltre Porta S.Lorenzo congiungendola con Porta S.Alessandro e la base militare del Forte S.Marco; la strada era battuta, oltre che dai soldati addetti alla difesa della porta, dagli abitanti della Val Tezze per giungere in città, essendo presumibilmente la via costeggiante le Mura “zona militare” come tutta la cinta e quindi riservata alle milizie. 

Parcheggio di via Fara… ancora..


Via Fara: «Emergenza rientrata». Il cantiere del parcheggio è sicuro, si può ripartire con il progetto.

Dopo i pesanti smottamenti di gennaio, quelli ugualmente preoccupanti di luglio, l’emergenza al cantiere della Fara sembrerebbe finalmente rientrata. O almeno così è per il collaudatore del Comune, l’ingegner Mario Myallonier, che ha presentato nei giorni scorsi all’amministrazione la relazione sulla situazione sotto la Rocca. «Da luglio – conferma Myallonier – non abbiamo più registrato alcun movimento. Questo significa che l’intervento alla base del muro sta funzionando: il fronte è costantemente monitorato e possiamo affermare con una certa tranquillità che, attualmente, non ci sono problemi di sicurezza».
Finalmente una buona notizia, dunque. Che arriva dopo mesi di vicende e voci decisamente altalenanti. A parlare – non certo in positivo – dei lavori alla Fara si era cominciato già dal principio e cioè dall’estate 2008, quando la prima ruspa aveva cominciato a sbancare l’area dell’ex parco faunistico. In particolare erano stati i residenti delle villette adiacenti allo stesso cantiere, preoccupati dell’assetto idrogeologico dell’area, a sollevare le polemiche più accese. Continua a leggere

La Fara … e il “foppone”

foppone 1600 tenaglia s ago.jpgMolti cittadini assistono alla polemica sui lavori per il parcheggio in via Fara ma molti ancora si chiedono le ragioni del perchè le nostre amministrazioni non abbiano pensato, o comunque insistito, sullo sfruttamento del vecchio ” foppone”. Il vallone naturale (ossia la parte iniziale della Valletta Sant’Agostino tagliata poi dalla relativa “Cortina”) presente tra l’antica porta della cinta medioevale e la cortina della Fara che è stato riempito di detriti solo all’inizio del ‘900. Naturalmente prese le debite precauzioni per non mettere in pericolo appunto la cortina della Fara…. che se ne siano dimenticati… oppure…
foppone 1500 progetto.JPGfoppone 1600 S Agostino.jpgfoppone 1900 -foto.JPG