Tesori nascosti

Mura 2.jpgMolti bergamaschi hanno ormai avuto la possibilità di entrare nei cunicoli delle Piramidi d’Egitto, altri di aggirarsi negli interni dell’antica Petra …e chi non si intrufolato in antichi manieri o accarezzato antiche pietre o monumenti posti da popoli a volte già scomparsi… perimetro ma.. ma quanti bergamaschi hanno potuto toccare liberamente le pietre alla base del perimetro delle loro MURA ?? o visitare le sette sortite che sfociano al piano ??? o semplicemente fotografare da vicino le bocche di fuoco delle 17 cannoniere coperte che si aprono nei fianchi ?? o leggere le scritte sulle lapidi o frammenti marmorei che si trovano incastonate negli spalti ??? In un prossimo futuro cercheremo le risposte..

Le Mura, perchè… ?

Molte perplessità e critiche son state mosse da cittadini bergamaschi alle nostre Mura fin da lontano 1561 ed ancor oggi… troppi abbattimenti di case e chiese, non avrebbero difeso i borghi, che erano quelli che maggiormente avrebbero pagato, solo 6.000 -soprattutto nobili e religiosi- dei 17.000 abitanti vi avrebbero trovato rifugio, sarebbe rimasta una fortezza sospesa nel vuoto strategico circondata dagli Spagnoli, ecc. ecc. … eppure la richiesta di una fortificazione partì anche dai Bergamaschi che avevano vissuto decenni.. secoli di assedi e saccheggi, con continue scaramucce e cruente battaglie sia ai suoi confini che al suo interno per lotte intestine e non potevano prevedere che un orizzonte oscuro e pieno di minacce…

Interessante ripercorre velocemente la storia che portò Bergamo alle Mura : sorvolando (a cuor leggero per noi “moderni” ) dai primi Orobii che vissero le invasioni degli Etruschi, degli Insubri (dal Rodano, re Belloveso),dei Galli Cenomani (dalle foci del Reno, re Elitovio), dei Galli Senoni comandati da Brenno,dei Romani (che resteranno per quasi 600 anni), dei Visigoti di Alarico, degli Unni (tartari) di Attila, dei Vandali e Alani di Genserico, di Odoacre (re delle genti germaniche d’Italia), degli Ostrogoti di Teodorico, dei Longobardi di re Alboino con le loro guerre intestine, dei Franchi di Carlo Magno, dei Tedeschi di Arnolfo di Carinzia, degli Ungari assoldati dal re d’Italia, poi Imperatore, Berengario del Friuli prima di diventare libero Comune… battaglia colleoni.jpgma poi compaiono guelfi e ghibellini e allora guerre interne e con i Bresciani, con gli eserciti dell’ Imperatore Barbarossa (Lega Lombarda), con i Visconti di Milano fino all’arrivo del re Giovanni di Boemia, cui segue l’assalto del conte di Savoia, il ritorno di Gian Galeazzo Visconti e l’assalto dei Guelfi di Brescia .. e viene conquistata dai guelfi dei Malatesta e subisce l’assedio del Carmagnola per conto di Filippo Maria Visconti fino alla resa ai Veneziani nel 1428 che resteranno per 380 anni, ma… i primi 70 saranno tutt’altro che tranquilli … si costruiranno le Muraine,è vero, ma subirà l’attacco di Filippo Maria Visconti e il contrattacco delle truppe del Colleoni, l’attacco del Piccinino alla Rocca con la distruzione di Borgo S.Caterina, poi l’incendio della chiesa di S.Agostino e poi il ritorno dei Veneziani fino alla battaglia di Agnadello (Venezia contro la Lega di Cambrai guidata dalla Francia) e l’occupazione dei Francesi di Carlo D’Amboise; e a questo punto per 20 anni per le battaglie tra veneziani, francesi e spagnoli, Bergamo passerà, ogni volta con distruzioni e saccheggi, di mano una decina di volte (2 invasioni francesi e 7 spagnole). SCaterina franco-alemanni.jpg
Solo nel 1559 la pace di Cateau-Cambresis mette fine alla guerra per la spartizione dell’Italia. Ma allora chi avrebbe potuto prevedere i vari motivi -crisi dell’Impero, decadenza degli spagnoli, scoperta delle Americhe (che sposta gli interessi dal Mediterraneo all’Atlantico), lotte con i turchi, per i quali tale pace sarebbe risultata duratura ???   Venezia nonostante la grande vittoria strategica non si sentiva tranquilla e allora ecco sommarsi la richiesta dei Bergamaschi alle sue esigenze di sicurezza dei confini. E allora, nel 1561, ecco il via alla costruzione delle Mura; Bergamo potrà crescere tranquillamente (tranne una peste nel 1630 con 10.000 morti su 17.000) fino alla fine del 1700, mentre in altre parti si muore ancora barbaramente (1570 Famagosta). Le Mura furono un surplus – ma solo col senno di poi – di sicurezza ma cristallizzarono la forma urbis che ancora oggi possiamo vedere. Impedirono, è vero, uno sviluppo armonico ma impedirono anche una omogeneizzazione con tante altre città italiane ed europee e, grazie a loro, noi oggi viviamo in una CITTA’ UNICA E INCONFONDIBILE e con uno skyline veramente singolare nel mondo.

skyline da nord.jpg

 

Il perimetro

Galleria

This gallery contains 105 photos.

L’intento di questa photogallery, ancora largamente incompleta, è quello di documentare, pezzo dopo pezzo, tutto il perimetro delle Mura e degli elementi che di esso fanno parte (cannoniere, lapidi, scolatoi, ecc.). In questo caso partendo da Porta San Lorenzo in senso orario. Scarica il file degli “Elementi del Perimetro delle Mura” di cui ricercare le immagini e … amicidellemura.bergamo@virgilio.it

Il lato Sud delle Mura

Quel lato nato così per incutere timore e monito agli eventuali nemici… quel lato sud che per molti oggi sono, erroneamente, “le mura”, quel lato sempre esposto al sole è diventato anche la vetrina dei sentimenti bergamaschi. Imbandierato per la prima volta nel 2007 dai tifosi atalantini felici per il ritorno in serie A, si è colorato del tricolore per l’Adunata Nazionale degli Alpini nel 2009 ed ha sventolato il “Cuore Ferrari” (quello presente su molti circuiti della Formula 1) nel 2011 per la sfilata delle auto storiche…
100_3265.JPGcuore ferrari bg.jpg

Nuova speranza per le nostre MURA

IMG_0002b.JPGNei primi giorni di Febbraio, l’Assessore all’Ambiente Massimo Bandera ed il Consigliere Luisa Pecce, hanno effettuato un sopraluogo lungo il perimetro nord-ovest delle Mura per verificarne lo stato di conservazione, mentre prosegue il lavoro di sistemazione del lato nord-est. Al termine della visita, l’Assessore ha affermato : “Ottimo il lavoro fin qui svolto dai volontari di Orobicambiente ma molto lavoro resta ancora da fare per restituire alla città questo patrimonio, per poterlo valorizzare a fini turistici ed anche per renderlo maggiormente fruibile ai cittadini. Non dimentico l’enorme sforzo economico costato (oltre un milione di ducati d’oro nel 1500), la fatica dei nostri antenati (il lavoro di circa 5000 persone per 30 anni) il disastro urbanistico pagato (oltre 450 edifici tra case e chiese abbattute) per la sua costruzione. Poiché la maggior causa del degrado è imputabile ad una disordinata crescita della vegetazione, ritengo un dovere per me l’impegno per la sua conservazione e per poterlo tramandare integro alle future generazioni. Proseguiremo nell’intento di acquisirne dallo Stato la proprietà (è di quasi 10 anni fa la prima proposta di legge dei nostri parlamentari in tal senso) ed adeguati finanziamenti anche per l’istituzione di una manutenzione “ordinaria” e non più solamente “straordinaria” e per affidare l’incarico ad un “Curatore del Patrimonio Mura” di monitorizzarne costantemente lo stato. Studierò inoltre la possibilità di costituire e ampliare zone verdi con percorsi pedonali attorno alla base, lungo tutto il perimetro”.