Le bandiere della nostra storia

29 maggio: ‘Festa regionale lombarda’ in ricorrenza della battaglia di Legnano del 29 maggio 1176, nella quale la Lega Lombarda sconfisse l’esercito del Sacro Romano Impero”….
A distanza di 30 anni dalla prima pubblicazione l’associazione Gilberto Oneto persegue l’ambizioso progetto di ristampare “Bandiere di libertà” in una versione riveduta e significativamente ampliata da Roberto Stefanazzi.
300 pagine di analisi e approfondimento sui simboli e le bandiere delle nostre terre corredate da una corposa documentazione iconografia.
La stampa di questo ponderoso volume, che dovrebbe essere il primo di una trilogia dedicata al tema, è prevista in un numero limitatissimo di copie già prenotate per cui, chi fosse interessato è opportuno che prenoti al più presto la propria scrivendo un e.mail ai curatori: – info@associazionegilbertooneto.org

repetita….quamvis absurdum, ossia benché assurdo!

…era nell’aria!! Quando la politica (la cattiva politica) vuole intervenire sulla Storia e per semplici dispettucci politici si arriva, arrampicandosi pure su scivolosi specchi, a prendere decisioni assurde e contro ogni buon senso. Mentre nelle altre città, unite a Bergamo nel sito transnazionale Unesco, si provvede costantemente a recuperare, restaurare, valorizzare il bene, ancor più apprezzato dopo il riconoscimento, nella città dell’ex confine occidentale si dibatte se un leone in più non potrebbe far perdere qualche voto!! Vergogna!! Una visione miope della Storia, ridotta solo all’oggi… non si pensa a costruire alcunchè per il futuro e che una cosa fatta oggi tra 100, 1000 anni sarà “storico”. E in più, oggi, si vorrebbe anche far dimenticare (ma forse qualcuno neppure lo ha mai saputo) che con la presenza di Venezia, e dei suoi simboli, la nostra città godette di 350 anni, il suo periodo storico in assoluto più lungo, di pace e prosperità. L’anno scorso la proposta e, dopo oltre otto mesi di pensamenti, la decisione del consiglio comunale… quamvis absurdum, ossia benché assurdo!190220 leone alato -corsera - b..disgusto sì, ma nessuna preoccupazione perchè i nostri leoni hanno già
visto passare sotto di sé tanti
 tipi di animali!!  

Le Mura, perchè… ?

Molte perplessità e critiche son state mosse da cittadini bergamaschi alle nostre Mura fin da lontano 1561 ed ancor oggi… troppi abbattimenti di case e chiese, non avrebbero difeso i borghi, che erano quelli che maggiormente avrebbero pagato, solo 6.000 -soprattutto nobili e religiosi- dei 17.000 abitanti vi avrebbero trovato rifugio, sarebbe rimasta una fortezza sospesa nel vuoto strategico circondata dagli Spagnoli, ecc. ecc. … eppure la richiesta di una fortificazione partì anche dai Bergamaschi che avevano vissuto decenni.. secoli di assedi e saccheggi, con continue scaramucce e cruente battaglie sia ai suoi confini che al suo interno per lotte intestine e non potevano prevedere che un orizzonte oscuro e pieno di minacce…

Interessante ripercorre velocemente la storia che portò Bergamo alle Mura : sorvolando (a cuor leggero per noi “moderni” ) dai primi Orobii che vissero le invasioni degli Etruschi, degli Insubri (dal Rodano, re Belloveso),dei Galli Cenomani (dalle foci del Reno, re Elitovio), dei Galli Senoni comandati da Brenno,dei Romani (che resteranno per quasi 600 anni), dei Visigoti di Alarico, degli Unni (tartari) di Attila, dei Vandali e Alani di Genserico, di Odoacre (re delle genti germaniche d’Italia), degli Ostrogoti di Teodorico, dei Longobardi di re Alboino con le loro guerre intestine, dei Franchi di Carlo Magno, dei Tedeschi di Arnolfo di Carinzia, degli Ungari assoldati dal re d’Italia, poi Imperatore, Berengario del Friuli prima di diventare libero Comune… battaglia colleoni.jpgma poi compaiono guelfi e ghibellini e allora guerre interne e con i Bresciani, con gli eserciti dell’ Imperatore Barbarossa (Lega Lombarda), con i Visconti di Milano fino all’arrivo del re Giovanni di Boemia, cui segue l’assalto del conte di Savoia, il ritorno di Gian Galeazzo Visconti e l’assalto dei Guelfi di Brescia .. e viene conquistata dai guelfi dei Malatesta e subisce l’assedio del Carmagnola per conto di Filippo Maria Visconti fino alla resa ai Veneziani nel 1428 che resteranno per 380 anni, ma… i primi 70 saranno tutt’altro che tranquilli … si costruiranno le Muraine,è vero, ma subirà l’attacco di Filippo Maria Visconti e il contrattacco delle truppe del Colleoni, l’attacco del Piccinino alla Rocca con la distruzione di Borgo S.Caterina, poi l’incendio della chiesa di S.Agostino e poi il ritorno dei Veneziani fino alla battaglia di Agnadello (Venezia contro la Lega di Cambrai guidata dalla Francia) e l’occupazione dei Francesi di Carlo D’Amboise; e a questo punto per 20 anni per le battaglie tra veneziani, francesi e spagnoli, Bergamo passerà, ogni volta con distruzioni e saccheggi, di mano una decina di volte (2 invasioni francesi e 7 spagnole). SCaterina franco-alemanni.jpg
Solo nel 1559 la pace di Cateau-Cambresis mette fine alla guerra per la spartizione dell’Italia. Ma allora chi avrebbe potuto prevedere i vari motivi -crisi dell’Impero, decadenza degli spagnoli, scoperta delle Americhe (che sposta gli interessi dal Mediterraneo all’Atlantico), lotte con i turchi, per i quali tale pace sarebbe risultata duratura ???   Venezia nonostante la grande vittoria strategica non si sentiva tranquilla e allora ecco sommarsi la richiesta dei Bergamaschi alle sue esigenze di sicurezza dei confini. E allora, nel 1561, ecco il via alla costruzione delle Mura; Bergamo potrà crescere tranquillamente (tranne una peste nel 1630 con 10.000 morti su 17.000) fino alla fine del 1700, mentre in altre parti si muore ancora barbaramente (1570 Famagosta). Le Mura furono un surplus – ma solo col senno di poi – di sicurezza ma cristallizzarono la forma urbis che ancora oggi possiamo vedere. Impedirono, è vero, uno sviluppo armonico ma impedirono anche una omogeneizzazione con tante altre città italiane ed europee e, grazie a loro, noi oggi viviamo in una CITTA’ UNICA E INCONFONDIBILE e con uno skyline veramente singolare nel mondo.

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