Archivio della categoria: cultura generale
Mostra di Fotografia e Poesia
Bergamo, nel cuore dei suoi abitanti e non solo… una magnifica “modella” per la realizzazione di immagini cariche di atmosfera e ispiratrice di parole dolci e profonde. La Città e la sua “corona regale” senza tempo in una mostra organizzata dagli “Amici delle Mura” presso la Sala Manzù. Il catalogo delle opere esposte, immagini e testi, può essere consultato sul sito della Provincia al seguente link
19 e 20 Maggio 2018 : Giornate Naz. dei Castelli
L’Istituto Italiano dei Castelli Onlus è stato fondato nel 1964 allo scopo di studiare, salvaguardare e valorizzare l’ingente patrimonio di opere fortificate presenti nel nostro Paese, oltre a favorire il loro corretto riuso e diffondere l’interesse per questi monumenti.
L’Istituto non ha scopo di lucro. Ha sede legale a Roma, in Castel Sant’Angelo, e Segreteria Generale a Milano. E’ articolato in Sezioni presenti in ogni regione e in Lombardia ha anche Delegazioni; queste operano in ambiti territoriali più ristretti organizzando attività decentrate.
Sono tantissime le strutture fortificate, d’ogni epoca e foggia, che in Lombardia per la loro tutela devono essere monitorate e nel contempo meglio studiate. Compito che l’Istituto svolge, da oltre cinquant’anni, con grande spirito di servizio. Nello stesso tempo esso sente l’impegno di diffondere la conoscenza di questo grande patrimonio, promuovendo svariate iniziative (cicli di conferenze, viaggi di studio, premi di laurea, concorsi, mostre tematiche, pubblicazioni periodiche, ecc.) riservate a soci e a simpatizzanti. Dall’aumento del numero degli iscritti passa la possibilità di fare di più e di meglio per i castelli e le altre fortificazioni dì Lombardia e d’Italia. L’invito è pertanto a tutti di aderire – c’è tanto da fare – ma le soddisfazioni non mancheranno se ci sarà passione.
Per saperne di più sull’attività e sulle modalità di adesione basta comunicare con la :
Segreteria della Sezione Lombardia dell’Istituto Italiano dei Castelli
Via G. A. Borgese 14-20154 Milano – tel. +39 02 33104118 / +39 347 0187225
WEB: castellilombardia@gmail.com / www.istitutocastelli-lombardia.org / www.istitutoitalianocastelli.it / www.facebook.com/istitutocastelli.iombardia
Il Colle di Santa Eufemia e il Contrafforte di San Francesco
Una bella fetta di questi non ci sono più, e quella parte di essi sarà sostituita presto da colate di cemento.
Sul colle di Santa Eufemia, luogo dei primi abitanti di Bergamo, sorge la Rocca; i Romani vi costruirono poi l’“arx capitolina” (il Campidoglio) ed i Cristiani la prima chiesa della città intitolata a Santa Eufemia (ricostruita nel 1928); al tempo del Basso Impero e dell’Alto Medioevo vi era già un Castrum o Castellum. Sulle rovine di questo Castellum, Re Giovanni di Boemia costruì nel 1331 (data che segna la fine del Comune Bergamasco) l’attuale Rocca compiuta nel 1336 da Azzone Visconti. La Repubblica Veneta la rafforzò con la costruzione a metà del Quattrocento del torrione rotondo vicino all’ingresso e vi insediò la scuola dei Bombardieri….
Nella mappa ricavata dallo storico Elia Fornoni ben si vedono le “protuberanze” lasciateci dai periodi archeologici, sulle quali è sorta nostra Città e anche la zona ora interessata dalla loro “distruzione”.
Una bella fetta di “flysch” dei nostri Colli, venutosi a formare nel Santoniano 85 milioni di anni fa per il deposito di detriti sul fondo di un oceano, sta per essere sostituito da cemento, che sicuramente non durerà altrettanto a lungo! E ciò avviene a ridosso di un “Bene” che, passate amministrazioni, avevano identificato, e ci hanno lasciato in eredità, come “protetto da vincoli culturali e paesaggistici“. Il tutto avviene in un’area di protezione che Bergamo si è pure impegnata molto recentemente con l’Unesco a proteggere e valorizzare!
Anche a Crema si parla di Mura
MUSEO DELLE STORIE DI BERGAMO
Un’intitolazione a dir poco “accattivante”. Si legge così sul calendario 2018 della neonata struttura museale cittadina:
Il 20 settembre 1917 nasceva nella nostra città il Museo dal Risorgimento. In occasione dei 100 anni dalla sua istituzione il Museo storico, gestito dal 2002 dalla Fondazione Bergamo nella Storia, rinnova la propria immagine: nasce così il Museo delle storie di Bergamo, la rete dei musei storici della città.
Sei luoghi, ognuno rappresentato da un’icona e da un colore caratteristico, ma tutti raccolti entro un’unica immagine che dà il senso immediato dei Museo diffuso (veramente ?). Ciascuno ha una propria identità, ma è raccordato da un progetto unitario e organico (e come?), quello d narrare l’intera storia di Bergamo (addirittura!) (dall’epoca romano al XX secolo attraverso le sue storie). Il Convento di San Francesco – medioevo (!!), il Campanone – simbolo della città (!!) , il Palazzo del Podestà – periodo romano e rinascimento (!!), la Rocca –risorgimento (!!), Torre dei Caduti – per la vista (??), Museo Donizettiano – personaggio bergamasco (!).
Ma vogliamo ricordare che la passione dei Bergamaschi per la loro storia ha lontane origini?
Nel 1561 forse prima in Italia, nasce a Bergamo la “raccolta di anticaglie” che diventerà poi il Museo Archeologico. Nel 1743, mentre inizia la costruzione della chiesa di S.Michele dell’Arco, parte il progetto per il Museo Archeologico che avrà la sua prima sede, nel 1770, nell’edificio, l’attuale Ateneo, costruito sopra il Fontanone di Piazza Mercato del Pesce. E nel (lontano) 1871 si costituisce il Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi, che sarà presto trasferito nell’attuale sede della biblioteca A.Mai e aperto al pubblico nel 1918.
Vogliamo dircelo? La situazione museale a Bergamo è oggi, a dir poco, disastrosa: manca un Museo (o un filo conduttore tra musei) che racconti TUTTA la storia del nostro territorio (dallo sviluppo geologico dal Giurassico) e dei suoi abitanti (dagli animali dell’archeologico – 200 milioni di anni fa – e dagli Orobii) in TUTTI i vari periodi storici comprese invasioni, guerre, faide, epidemie e carestie che li hanno coinvolti!
una serie interessante di incontri
Anche le nostre Mura Veneziane, inserite nell’elenco Unesco, nell’attenzione dell’Istituto Italiano dei Castelli e i relativi appuntamenti inseriti quindi d’ufficio nella pagina dei nostri “appuntamenti” per scoprire nuove idee di valorizzazione, che sembrano al momento essere un poco carenti in chi di dovere.
Non si hanno infatti notizie del “Local Management Plan”, indispensabile per restare nell’Unesco, mentre, solo grazie al lavoro dei Volontari, Bergamaschi e turisti stanno piano piano riscoprendo i quattro Baluardi del Forte San Marco.