Quamvis absurdum…. ossia benché assurdo!

Da sempre la più bistrattata e dimenticata delle Porte delle nostre Mura, quella di San Lorenzo, cade sotto l’occhio sempre vigile, attento e premuroso della nostra Amministrazione e il leone alato… guai alterare un bene storico!! Meglio non far niente e magari anche lasciarlo crollare!!

La Porta di San Lorenzo fu la prima delle porte della cinta muraria essere costruita… ma non l’attuale. L’originale, il cui nome deriva dal borgo attiguo e dalla chiesa che sorgeva nei pressi (una delle tante demolite per far posto alle Mura), era stata costruita nello stesso posto ma più in basso. Già nel 1605 (la cinta era stata completata nel 1588) fu chiusa dai veneziani perché ritenuta poco difendibile ma soprattutto perché la zona andava soggetta a frequenti allagamenti. I cittadini protestarono, sopratutto quelli della Val Tegeta (Valtesse) e dei paesi limitrofi perché costretti a lunghi giri per entrare in città. Raccolsero e versarono ai Serenissimi la cifra di 4.000 ducati d’oro cosicché nel 1627 si provvide alla costruzione del viadotto rialzato e della nuova (attuale) porta “sopra” la vecchia. Il passaggio fu dunque riaperto ma la nuova porta risultava essere di dimensioni più ridotte delle altre e tutte le operazioni di dazio dovevano avvenire all’aperto con gran lagnanza delle guardie esposte alla pioggia e al gelo. L’imbocco della vecchia porta si può ancora vedere al di sotto dell’arcata del viadotto.

Questa è stata, delle porte, sicuramente e a lungo la più trascurata: completamente cancellato risulta ora il leone che era dipinto nella lapide frontale mentre cavi elettrici, segnali stradali e vicinanze negligenti ne deturpano la visuale. Assurdo che oggi qualcuno si opponga a restauri e alla sua valorizzazione!!

Quamvis absurdum…. ossia benché assurdo!ultima modifica: 2018-06-02T21:55:09+02:00da amicimura1a
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