Personaggi storici bergamaschi : Paolo Berlendis

berlendis,mura-bergamoQui ritratto con i figli, Paolo Berlendis. nato a Endenna nel 1520 e morto a Bergamo nel 1592, è ricordato a Bergamo sopratutto per aver diretto i lavori di costruzione di gran parte delle Mura Venete che circondano Bergamo Alta, i cui lavori iniziarono nel 1561 per decreto del Senato della Serenissima. Nei documenti attestanti l’avanzamento dei lavori del grande cantiere che modificò sensibilmente l’aspetto della città il Berlendis è definito protoingegnere. Ferdinando Caccia lo menziona nel “Trattato scientifico di fortificazione sopra la storia particolare di Bergamo” lodandone l’“eccellente ingegno” e definendolo “avveduto e sollecito”. Nel 1566 al Berlendis fu affidata anche la realizzazione del baluardo di Sant’Agostino, uno degli esempi più significativi dell’architettura militare del Cinquecento. Il Berlendis provvide inoltre a completare la relativa porta monumentale di Sant’Agostino. Dopo la sua morte il figlio Bernardo, anch’egli protoingegnere, collaborò nel 1592 alla costruzione della porta monumentale di San Giacomo. Anche il figlio Giacomo si applicò all’ingegneria militare al servizio della Repubblica di Venezia: risulta essere stato generale d’artiglieria a Candia dopo aver preso parte alla battaglia di Lepanto. Si sa di un altro Berlendis, di nome Francesco e capitano dell’esercito veneto, che nel 1601 fu incaricato di ispezionare l’intero perimetro della fortezza delle Mura.

Documenti inediti sulle Mura di Bergamo

Archivio Storico Bergamasco – RIVISTA N. 4 Maggio 1983

L’aver accidentalmente incrociato, nel mercato antiquario, il percorso di sei antichi documenti verso una ulteriore (e ignota) collezione privata e l’opportunità, tanto cortesemente quanto inusitatamente concessami, di fotografarli perché potessero essere riprodotti e studiati, costituiscono una parte delle cause che motivano queste righe. La vicenda che ho appena raccontato sarebbe, ovviamente, priva di qualsiasi interesse se i documenti non fossero di notevole importanza; di tale importanza, anzi, da giustificarne la pubblicazione pur nell’imprecisione di alcuni rilevamenti materiali, dipendente dalla casualità del rinvenimento e dal troppo breve tempo disponibile (in pratica, mi è stato solo possibile eseguire le fotografie e osservare in controluce le filigrane della carta).
I sei documenti, quasi tutti del sec. XVI e completamente inediti, riguardano la costruzione della cinta bastionata di Bergamo e, con cinque disegni e una relazione scritta, si pongono in un arco di tempo che va dal 1571 alla prima metà del secolo successivo. Detto questo, e prima ancora di entrare nel merito di ciascun documento, appare evidente la rilevantissima importanza che lo studio di questi fogli può avere sia nei confronti della storia urbana di Bergamo sia, più in generale, per gli studi sull’architettura militare del sec. XVI. Continua a leggere