un “nuovo” libro sulle Mura veneziane…

220222 libro unesco - articoliA fine febbraio 2020, presentato e messo in vendita il volume: “Da Bergamo al Mediterraneo. Fortezze alla moderna della Repubblica di Venezia”.
Gli autori, in ordine di congruità con l’obiettivo prefissato e chiarezza di esposizione:
GianMaria Labaa (Istituto Italiano dei Castelli), – Marco Pellegrini (Università  degli studi di Bergamo), – Elisabetta Molteni (Università  Ca’ Foscari Venezia), – Alessandro  Brodini (Università  degli studi di Firenze), – Matteo  Di Tullio (Università  degli studi di Pavia), – Francesco Paolo Fiore (Sapienza Università  di Roma), Aurora Scotti (già Politecnico di Milano) che, parlando solo del Castello Sforzesco e castelli di Brianza, resta difficile da inquadrare  – e con il coordinamento di Monica  Resmini (Università degli studi di Bergamo).
Interessante e istruttivo leggere il report sulla stampa locale della presentazione e successive recensioni….
– Il libro costituisce “il primo importante risultato del progetto scientifico” (di cui nessuno, dal 2019 ha mai sentito altro che dichiarazioni)… seguito da “un comitato scientifico nominato dal Museo delle storie nel 2019” (di cui, a meno ché si tratti solo dei relatori presenti, non è dato conoscere ufficialmente tutti i componenti)…
– Il libro nasce “…attraverso le riflessioni di otto storici”, –  per alcuni è il volume comprende solo “otto saggi…” – e per altri  è un grande “lavoro di ricerca…” –  “Il volume è un importante tassello nella conoscenza.. dei motivi profondi che rendono le Mura Veneziane patrimonio dell’umanità…” ..ma, in verità, per questo, è più facile e chiaro consultare le motivazioni del riconoscimento sull’ufficiale sito WHC Unesco
Impossibile commentare articoli di giornale che partano col titolo : “Si fa presto a dire “spalto” … per poi parlare del libro in oggetto..
Gli otto saggi del libro sarebbero “corredati da un ampio apparato iconografico” … oppure “..Notevole il corredo iconografico, in puntuale relazione con il testo dei saggi….” ..e, in effetti, questo occupa 50 pagine centrali delle 250 del libro, con antiche stampe e attuali fotografie mischiate e che sarebbero state meglio suddivise per saggio e, senza dubbio, sarebbero state apprezzate tutte le 49 stampe esaminate da Monica  Resmini invece delle sole 13 riportate nel libro.
Per alcuni vi si trovano poi: “… le schede di approfondimento  in italiano e inglese” del Segretariato Unesco del Comune di Bergamo che per altri, che evidentemente hanno letto il libro, sono “una rapida descrizione delle sei città fortificate”…
Ma vi è anche “…il sindaco di Bergamo Giorgio Gori a ricordare il titolo ottenuto nel 2017, “che non è solo un onore ma una grande responsabilità, di valorizzare le nostre Mura veneziane,….”… ma quale… quello che, alla prima occasione si è messo a polemizzare con Icomos beccandosi un cartellino giallo??   .. e poi “Le parole del primo cittadino rimandano all’essenza primaria dei beni culturali (???), risorse che arricchiscono chi vive le terre…” …già ma che fine han fatto gli “Inventari dei beni culturali e paesaggistici di Bergamo” ..quale cronista ne conosce il numero e l’ubicazione??
E anche interessanti possono essere le considerazioni che ne vengono analizzando i commenti; qualcuno arriva a dire:   “..delle Mura di Bergamo si è parlato e scritto a più riprese ma questa nuova opera si inserisce a buon diritto nella già ampia bibliografia per via dello sguardo lungo (?) che ne caratterizza l’impianto… oppure “..il libro è un’importante tappa nel percorso di valorizzazione delle  “Mura  di  Bergamo… e quindi parliamo della diffusa “ignoranza” di tutti i testi anteriori relativi all’argomento  (si dia un’occhiata a una piccola bibliografia) e che, fuori da ogni dubbio, si sarebbe dovuto cercare in qualche modo di ristampare …
– nessuno degli scriventi mostra di aver seguito le conferenze “PanoramaMura” del 2020 delle quali il libro è l’esatta trascrizione (disponibili sul canale youtube del Museo delle storie
– e anche, la diffusa “ignoranza” del fatto che già solo sulle Mura di Bergamo ci sarebbe ancora materiale da studiare e approfondire!!
E in proposito il riferimento è a un’asserzione nella presentazione: “..un volume complesso, articolato, rigorosamente non Bergamo-centrico” (???)…. Che è, purtroppo, assolutamente ovvio perché altrimenti il libro avrebbe avuto un titolo diverso!!
Insomma il libro si potrà far anche passare a Icomos come una grande “primizia” (anche se qualche antico nostro storico si rivolterà nella tomba) ma per i bergamaschi, che avevano già ben prima dell’Unesco interesse alla storia della città, ben poco si aggiunge. E non sarebbe stato male all’interno, da una qualche parte, un piccolissimo riconoscimento per gli  studiosi che in passato avviarono le ricerche e per quegli altri che le proseguirono; quei lavori tennero vivo l’interesse in tempi molto difficili, per il nostro bene e sono anch’essi partecipi dell’odierno, importante, riconoscimento!! E la Storia di questo risultato era iniziata ben prima del 2019 citato…
Ma infine, quando non ci si poteva più sperare, anche un barlume di speranza in poche frasi:
“…affrontando il tema delle «fortezze alla moderna», la rivoluzione militare, la trattatistica legata ai nuovi metodi ossidionali e l’affermarsi della professionalità  dell’ingegnere-soldato”… e
– “… contestualizzare le vicende e i protagonisti che hanno contribuito al sorgere delle fortezze alla moderna….” ..e Paolo Fiore arriva, impunito, a citare Daniele Barbaro: “ Le mura hanno piena dignità di architetture “perché proteggono le vite degli uomini”.

un “nuovo” libro sulle Mura veneziane…ultima modifica: 2022-10-15T00:43:20+02:00da amicimura1a
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