Il caso Via Fara e via Porta Dipinta, tutto bloccato

Bergamo Alta e i parcheggi sotterranei impossibili

Da DNews di lunedì 6/4/2009
Due cantieri aperti a poche centinaia di metri l’uno dall’altro e un destino simile :  l’obiettivo era costruire due parcheggi interrati, ora tutto è bloccato. Dei lavori in via della Fara per il grande posteggio interrato da quasi 500 posti auto si è parlato molto dall’inizio del 2009 e dopo le ripetute frane l’unica certezza è che l’opera non riprenderà se non con un progetto completamente nuovo.
La patata bollente di Bruni
Durante l’incontro di ieri con i cittadini a Bergamo Alta per il rendiconto di fine mandato, il sindaco ha dovuto rispondere a numerose domande sulla questione del parcheggio di via della Fara. Pedonalizzazione del centro medievale, mutazioni del commercio in Città Alta, il traffico in Borgo Canale : temi importanti ma non sentiti quanto la vicenda delle frane che hanno toccato il cantiere sotto la Rocca a partire da gennaio. Numerose le obiezioni, sia tecniche che politiche.  
Su tutte i cittadini chiedono a Bruni perché non abbia deciso di bloccare il progetto del parcheggio, che qualcuno del pubblico definisce “polpetta avvelenata” o “patata bollente” e che peraltro non era programmato nel Piano particolareggiato di Città Alta.
«Chi mi rinfaccia ora di aver aperto il cantiere all’ex faunistico non aveva aperto bocca davanti al progetto» contrattacca il Bruni (i manifesti contrari sono ancora appesi in tutto il quartiere – ndr)
Il sindaco non si tira indietro: «All’inizio del nostro mandato – spiega – ci siamo ritrovati una convenzione già firmata dalla precedente amministrazione. Abbiamo rivisto il piano economico-finanziario ed eliminato i 200 posti auto in superficie (il che significa comunque che il progetto iniziale era già stato modificato -n.d.r.) previsti nella prima stesura.
Per il resto come avvocato ho imparato che le convenzioni vanno rispettate (come la tangenziale Est ?? -ndr) anche quando dipendono da decisioni politiche di altri».
L’assessore ai Lavori Pubblici Carlo Fornoni fa il punto sul cantiere: «Ci sono stati errori esecutivi, (chi doveva sorvegliare ?? ndr) ora si può lavorare sulla messa in sicurezza e su uno studio per trovare una nuova tecnica costruttiva più adeguata».
Ma a chiudere a tempo indeterminato il sipario sul cantiere di via Fara è proprio il sindaco: «È chiaro che il progetto va rivisto e rifatto da capo tenendo conto di una situazione geologica diversa da quella prevista (che le nostre colline siano composte di fragile arenaria lo sanno anche i bambini !!! ndr). Quando il progetto sarà pronto l’amministrazione comunale dovrà valutare cosa fare».
In via Porta Dipinta la costruzione di un altro parcheggio sotterraneo per circa 90 posti auto è ferma per il ritrovamento di reperti archeologici. Se saranno confermate le prime indiscrezioni sulla presenza di materiale di epoca romana potrebbe chiudersi per sempre la storia mai cominciata del parking e ci sarebbe da pensare al futuro di un’ importante area archeologica.
Il caso di via Porta Dipinta fa meno rumore perché non ci sono state frane e perché l’opera non coinvolge il Comune tra gli operatori. In realtà il cantiere del parcheggio cui si dovrebbe accedere da viale delle Mura e che confina con la chiesa di Sant’ Andrea ha portato alla luce un’area archeologica molto importante. Ritrovamenti di epoca per lo meno medievale, che hanno imposto uno stop ai lavori. L’assessore al Patrimonio Francesco Macario riporta i primi parziali risultati degli scavi: «È stato ritrovato del materiale che potrebbe risalire a un’epoca romana. D’altra parte molti edifici di Città Alta poggiano le fondamenta su strutture di epoca romana». Se queste notizie fossero confermate l’area sarebbe espropriata, passando nelle mani dello Stato. A quel punto non si potrebbe più neanche immaginare di costruire un parcheggio su cinque piani. Si porrebbe piuttosto il problema di gestire una delle più grandi aree archeologiche di Bergamo, magari aprendola al pubblico.
L’attenzione è particolarmente alta perché i ritrovamenti di tombe longobarde a fine ‘800 fanno ipotizzare la presenza anche di una necropoli di epoca romana.
Il caso Via Fara e via Porta Dipinta, tutto bloccatoultima modifica: 2009-04-14T16:50:00+02:00da amicimura1a
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