E’ senza dubbio utile richiamare sovente l’attenzione dei nostri attentissimi amministratori e sollecitare la cura della cittadinanza bergamasca nei confronti del suo patrimonio storico e artistico.
E’ un bene storico culturale (riportato nell’apposito inventario col n.21 e pur sempre un'”Opera di difesa Veneziana“) ma, nonostante gli annunci riportati sulla stampa, nella valletta di Colle Aperto, la parte alta di Valverde, è tantissimo trascurata perché, ricordiamo, oltre l’antica polveriera “inferiore“, vi si trova la cisterna dell’antico acquedotto Baglioni e il percorso che univa la porte a Colle Aperto; tale percorso permetteva alla guarnigione di Porta San Lorenzo di raggiungere rapidamente Porta S. Alessandro e le caserme del Forte San Marco… è ancora segnato sulle mappe del Parco dei Colli e sarebbe gran bella cosa renderlo ancora fruibile.
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I sette colli di Bergamo
Un articolo comparso tempo fa su BergamoPost sui “sette colli di Bergamo”, ci porta a ripercorrere per sommi capi l’evoluzione della nostra città.
Dall’orografia tracciata da Elia Fornoni nel 1883…
passando per il possibile insediamento celtico esposto da A. Fumagalli e dallo studio di L,Angelini sulla Bergamo romana, da cui si evincerebbe l'”occupazione” di soli 4 colli (Eufemia, Gromo, Rosate, S.Salvatore)…