Porta San Lorenzo

san lorenzo scan 2.jpgLa Porta di San Lorenzo fu la prima delle porte della cinta muraria veneta ad essere costruita… ma non l’attuale.  L’originale, il cui nome deriva dal borgo attiguo e dalla chiesa che sorgeva nei pressi (una delle 24 demolite per far posto alle Mura), era stata costruita nello stesso posto ma più in basso. Già nel 1605 (tutti i lavori di rafforzamento della cinta finirono “effettivamente” nel 1612) fu chiusa dai veneziani perchè ritenuta poco difendibile ma soprattutto perchè la zona andava soggetta a frequenti allagamenti. I cittadini protestarono, sopratutto quelli della Val Tegeta (Valtesse) e dei paesi limitrofi, perchè costretti a lunghi giri per entrare in città. Continua a leggere

Nuova speranza per le nostre MURA

IMG_0002b.JPGNei primi giorni di Febbraio, l’Assessore all’Ambiente Massimo Bandera ed il Consigliere Luisa Pecce, hanno effettuato un sopraluogo lungo il perimetro nord-ovest delle Mura per verificarne lo stato di conservazione, mentre prosegue il lavoro di sistemazione del lato nord-est. Al termine della visita, l’Assessore ha affermato : “Ottimo il lavoro fin qui svolto dai volontari di Orobicambiente ma molto lavoro resta ancora da fare per restituire alla città questo patrimonio, per poterlo valorizzare a fini turistici ed anche per renderlo maggiormente fruibile ai cittadini. Non dimentico l’enorme sforzo economico costato (oltre un milione di ducati d’oro nel 1500), la fatica dei nostri antenati (il lavoro di circa 5000 persone per 30 anni) il disastro urbanistico pagato (oltre 450 edifici tra case e chiese abbattute) per la sua costruzione. Poiché la maggior causa del degrado è imputabile ad una disordinata crescita della vegetazione, ritengo un dovere per me l’impegno per la sua conservazione e per poterlo tramandare integro alle future generazioni. Proseguiremo nell’intento di acquisirne dallo Stato la proprietà (è di quasi 10 anni fa la prima proposta di legge dei nostri parlamentari in tal senso) ed adeguati finanziamenti anche per l’istituzione di una manutenzione “ordinaria” e non più solamente “straordinaria” e per affidare l’incarico ad un “Curatore del Patrimonio Mura” di monitorizzarne costantemente lo stato. Studierò inoltre la possibilità di costituire e ampliare zone verdi con percorsi pedonali attorno alla base, lungo tutto il perimetro”.