Ogni attività umana ha un punto di partenza… Le idee e le parole, che hanno animato tutte le associazioni interessate alle Mura, sono state molte (manutenzione, valorizzazione, congressi, mostre, conferenze, proprietà, ecc. ecc.) ma tra tutte quella espressa nel seguente scritto (del 1976, con poco seguito) è stata sicuramente la più pressante : LA PULIZIA DELLE MURA!
Carente lo Stato, l’Azienda Autonoma di Turismo di Bergamo nel 1976 ha deciso di agire e di provvedere con i propri mezzi, mediante lo stanziamento di 50 milioni di lire, alla pulizia da tutta la vegetazione dell’intero perimetro delle mura. L’Azienda non ha voluto sostituirsi allo Stato ma, in quanto interessata al patrimonio artistico e monumentale cittadino, ha inteso procedere alla valorizzazione di quello che può essere considerato il monumento più caratteristico e costoso di Bergamo. I lavori, eseguiti da una ditta specializzata, sono iniziati nell’aprile del 1976 e si sono conclusi l’anno successivo. Oltre che al taglio e alla rimozione della vegetazione, sono stati eseguiti anche interventi di consolidamento delle pietre. L’«operazione pulizia», condotta in stretto contatto col Genio Civile e con la Sovrintendenza ai Monumenti, ha consentito di sottrarre il rivestimento all’azione della fittissima sterpaglia, tolta la quale l’opera militare è finalmente risultata visibile in tutte le sue particolarità. Ciò ha anche consentito l’approfondimento dello studio della fortezza dal punto di vista militare e ambientale, premessa di una maggiore valorizzazione delle mura e del loro maggior godimento da parte dei cittadini e dei turisti.
Tratto dal volume : “Le Mura di Bergamo” edito dall’Azienda Autonoma del Turismo di Bg – dicembre 1977 – pag.370 (che non dovrebbe mancare in ogni biblioteca o ufficio pubblico)