Ribolla ricorda che «la fontana Fiascona era parte del patrimonio storico, popolare e culturale della nostra città; era una fontana dalle forme sinuose, assai apprezzata dai bergamaschi nei secoli passati; un passato, sin dal cinquecento, fatto di traslochi, nuove collocazioni e demolizioni». «Già nel 1535 la fontana Fiascona si trovava in mezzo al grande cortile del vecchio ospedale di San Marco, ove ora si erge il Palazzo della Libertà.Con l’abbattimento del vecchio Ospedale, la fontana dovette traslocare in piazza Fontana, l’attuale largo Rezzara; distribuiva l’acqua agli abitanti del Borgo San Leonardo ed era alimentata, prima, dalla sorgente di Sant’Erasmo e poi, da una derivazione della roggia Curna».
Ribolla aggiunge: «La fontana è stata posizionata in Largo Rezzara per più di tre secoli, fino al 1887, quando dovette lasciare spazio ai binari dei primi tram a cavalli ed era simbolo del malcontento popolare, in quanto sotto gli austriaci veniva utilizzata dalla gente per diffondere messaggi contro i governanti; successivamente, fu smontata e portata nei magazzini comunali, ma ad oggi non vi è traccia; nel 1998 l’assessore Ghisleni affermò che la fontana appartenesse a un privato, che l’aveva regolarmente acquistata dal Comune e che l’obiettivo sarebbe stato quello di riacquistarla; ma il riacquisto della fontana non ebbe successo». (Eco di Bergamo, 11/07/2014)
Bergamo scomparsa… la fontana “fiascona”
Bergamo scomparsa… la fontana “fiascona”ultima modifica: 2014-07-11T00:17:21+02:00da
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