La conquista di Bergamo nell’894

UNA BATTAGLIA DECISIVA FRA L’IMPERATORE GUIDO E RE ARNOLFO

berengario,arnolfo-carinzia,guido-spoletoArnolfo di Carinzia, si mosse nel gennaio 894 con un esercito alemanno. Nel mezzo di un inverno rigido valicò le Alpi coperte di neve, probabilmente attraverso il Brennero. Da Verona, che era saldamente in mano a Berengario, accompagnato da questi, alla fine del mese marciò su Bergamo. La città, ben protetta dalle mura, si difese valorosamente sotto la guida del suo conte Ambrogio. Dopo duri combattimenti, però, gli assalitori, già al secondo giorno d’assedio, riuscirono a penetrare nella città attraverso una breccia aperta nelle mura e a ridurla in loro potere alla fine di gennaio. Le truppe regie saccheggiarono la città e commisero numerose violenze contro i difensori. Arnolfo fece impiccare il conte davanti alle porte della città e consegnò il vescovo Adalberto di Bergamo come prigioniero all’arcivescovo di Magonza.
La durezza brutale di Arnolfo non mancò di esercitare una forte impressione. Così scrive Regino da Prüm, concordando pienamente con le altre fonti: Unde tantus timor super reliquas civitates cecidit, ut nullus auderet contradicere, sed omnes obviam procederent venienti (scil. Arnolfo). Guido fuggì a Spoleto; Milano passò ad Arnolfo; Pavia gli aprì le porte senza resistenza come i Grandi dell’Italia centrale.
La ricerca è concorde con quei cronisti nel ritenere che la durezza dimostrata da Arnolfo nei confronti di Bergamo ebbe come effetto immediato quello di paralizzare ogni ulteriore resistenza. Continua a leggere