Città Alta: la fontana di S.Agata “scomparsa”

santagat.jpgMi è capitato di trovare, sul sito del comune di Bergamo, una ricerca sulle fontane di Città Alta…e ciò mi ha fatto riflettere, ripensando alla mia giovinezza. Sono nato proprio in Città Alta nel lontano 1950 e ci ho abitato per circa trent’anni. Ricordo che noi bambini, d’estate, ci fermavamo volentieri a bere l’acqua freschissima delle numerose fontanelle e conoscevamo l’ubicazione di tutte! In particolare, abitando in via Salvecchio, mi recavo spesso a quella (detta di S. Agata) in fondo alla via, sotto ad un arco chiuso e di fianco al panettiere.
Ogni tanto mi piace ritornare in Città Alta, specialmente d’estate e qui ho trovato la sorpresa: quella fontanella non c’è più! Anzi, sarebbe meglio dire che materialmente non c’è più, ma ufficialmente esiste ancora nella succitata ricerca del comune (con tanto di foto).
Al suo posto sembra esserci (dico sembra perché non ho ben capito cosa sia) un esercizio commerciale che sfrutta probabilmente lo spazio dell’antica cisterna che era dietro…ma della fontana nessuna traccia!!!
Possibile che l’ufficio tecnico del comune abbia dato il permesso di eliminarla? E possibile che nessuno se ne sia accorto? Città Alta è molto cambiata e leggo spesso le polemiche che riguardano il come conservarla…ma accettare questi “colpi di mano” non mi sembra certo il modo migliore.
LETTERA FIRMATA

Le acque della Fortezza

Inutile ricordare quanto sia fondamentale per ogni fortezza, così come per ogni insediamento di esseri viventi, l’approvvigionamento di acqua. La situazione della città dopo la costruzione delle MURA è descritta nella segreta relazione del Capitano Giovanni da Lezze al Senato della Serenisima del 1596 :acquedotti antichi.JPG“L’acque che serveno alla fortezza di Bergomo et anco al resto della città sono molte et condotte in diversi modi perciochè parte ne vengono da doi aquedutti, uno de quali viene alla radice del monte di San Vilio et vien alla chiesa di S.to Gotardo et poi dentro la fortezza, il qual si divide in diverse parti facendo diverse fontane, sì nella fortezza istessa come nel resto della città.  L’altro vien dalla Bastia passando per la contrada di Castegnita; vien dentro la fortezza et poi parimente si divide in diverse parti formando fontane et conserve nella detta fortezza et più di fuori nel resto della detta città. Queste acque sono quasi il maggior sforzo dell’acque che servono ad essa fortezza, ma tutte ponno esser levate in due hore senza potergli far contradictione alcuna, ogni volta che li fusse un campo atorno per assediarla o per haverla in altro modo (che Iddio mai lo voglia!) et il primo effetto che fosse fatto da nemici, sarebbe il privar detta fortezza di esse acque.
Ritrovansi poi in essa fortezza tre fontane causate da acque nascenti in essa: la prima chiamata il Vacine appresso la Piazza Nova sotto il convento de rev.di frati Carmelitani; la seconda chiamata la Boccola un poco più a basso verso la chiesia di S.to Lorenzo; la terza appresso detta chiesa di S.to Lorenzo chiamata l’Antro; queste sono sicure et non ne può esser priva la fortezza in alcun modo.
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A proposito dell’Acquedotto dei Vasi

Scartabelliamo nel sito del comune di Bergamo e scopriamo un : “Vecchio” Inventario dei Beni Monumentali, risalente agli anni ’70. Tralasciando l’ovvia domanda del perché non ne esista uno “nuovo“, troviamo la scheda relativa al nostro acquedotto e scopriamo che già allora erano stati suggeriti interventi, nella fattispecie all’imbocco del baluardo di S.Pietro, di necessaria manutenzione.
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Ma non solo… anche nel 2002 e nel maggio 2012, in Consiglio Comunale, erano stati approvati interventi di riparazione e salvaguardia nel tratto boschivo, quando il cedimento verificato era uno solo…. ma ora sono molti ed il passaggio di numerose bici da cross, soprattutto quando il terreno è bagnato e cedevole, non potrà che aumentarne l’estensione… e allora ??? Continua a leggere

I nostri monumenti, i nostri tesori..

120906 monumento.JPGIl monumento ad Antonio Locatelli sarà recuperato grazie a un accordo fra Comune, sponsor e reggimento Aves Aquila. E se ci sono opere bisognose di cure, l’amministrazione comunale ricorda che già molto è stato fatto: «Negli ultimi tre anni sono stati portati a compimento i restauri di ben 12 monumenti cittadini». Dalla fontana di Porta Nuova a quella della Cisterna, ai monumenti dedicati a Garibaldi e Vittorio Emanuele, dal Campanone alla Torre dei Caduti. «Anche per l’Adunata degli alpini molti altri monumenti sono stati puliti grazie a contributi privati, aziende e fondazioni bancarie, lo Stato. “Faremo tutto il possibile in modo da mantenere sempre in ordine la città e i suoi monumenti”.

Acquedotto dei Vasi… un disastro

IMG-20120302-00494Ho avuto occasione di percorrere la “via dei Vasi” un venerdì pomeriggio ed ho incrociato 20 persone, 10 in mountain bike e 10 a piedi con 3 cani. La via è conosciuta da tutti i bergamaschi (si può dire che sia il percorso boschivo n.°1 di Bergamo e tra i primi per la sua valenza storica) e molto frequentata, segnalata su tutte le mappe della città e in molti depliant turistici. Lungo tutto il tratto boschivo si ha un’ottima visuale sulla sede del Parco dei Colli.  L’ultima manutenzione dello stesso sembra risalire a parecchi anni, forse decenni fa e ciò potrebbe causare diversi problemi.
1) La presenza di parecchie piante cadute e di legna secca pone la zona a rischio di incendi. Continua a leggere