…e il famoso “Piano di Gestione”??

220429 primabg - turisti in fila1Già nel 2017, all’atto del “riconoscimento come bene universale” da parte di Unesco, il relativo organismo tecnico di controllo, ICOMOS, richiamava la necesità di formulare un “piano di gestione” dei turisti per assicurare un corretto accesso dei visitatori al sito. E’ abbastanza ovvio che Unesco voglia assicurarsi che, una volta rilasciata la patente di “unicità”, a tutti coloro che volessero accedervi fosse assicurato un “turismo di qualità“. Come per tanti altri segnali, anche in questo caso la sensazione che questa amministrazione, nei suoi vari componenti, non abbia proprio “compreso” quello che senz’altro hanno letto (e cioè il report di Icomos)… capita anche a tanti studenti ma, tranquilli, esiste ancora il “rimando a settembre”!!

Riapre il sentiero dei Vasi… finalmente!

Finalmente… era ora. Uno dei percorsi più amati dai bergamaschi, e conosciuto anche dai turisti, viene riaperto e, soprattuttto, con la garanzia che d’ora in avanti qualcuno ne avrà cura e non si arriverà più al degrado cui si è assistito.220708 - inaugurazione VasiSono terminati i lavori lungo il percorso di 1,9 km che si snoda tra via Ramera e località Gallina e grande enfasi, all’inaugurazione, è stata data soprattutto al suo valore ambientale come testimoniano i cartelli posti all’inizio: taglio selettivo e contenimento delle piante esotiche invasive come la robinia, rispettate le latifoglie, come il carpino bianco, messe a dimora 1.181 piantine di specie ecologicamente coerenti, come rovere, farnia, carpino bianco, acero campestre, olmo, frassino maggiore, …e ci si aspetta un miglioramento della composizione della diversità biologica, con l’aumento della ricchezza floristica e faunistica della zona e l’incremento di stabilità dell’ecosistema… benissimo!
Ma, così..en passant, ci si è ricordati anche di un certo manufatto… e meno male! perchè quello non era nato come sentiero romantico ma come percorso (che doveva essere nascosto il più possibile) di un acquedotto, studiato nel medioevo e forse anche prima, che raccoglieva le acque delle diverse sorgenti e le convogliava in città. E QUESTO HA TENUTO IN VITA I BERGAMASCHI DI CITTA’ ALTA FINO ALL’ ‘800! Un acquedotto che teneva in pensiero i soldati veneziani perchè, in caso di assedio, la sua scoperta da parte del nemico avrebbe certo causato la resa della città!
Il “manufatto”, prezioso, avrebbe meritato sicuramente più attenzione per il suo valore storico e VITALE per la città!
Costo totale alla comunità 250.000 € … e tanta pazienza! Andando a scartabellare nel passato, si può scoprire che dal 2002 (venti anni fa!) qualcuno ne aveva richiesto la cura.. ripetendosi nel 2012 e poi ancora nel 2018… e sicuramente con una cura costante non si sarebbe arrivati a dover oggi impiegare tante risosrse!!
02 - 12 - 18 OdG Vasi…vedi anche articoli precedenti sull’acquedotto di Vasi e…

Ai posteri l’ardua sentenza!

Le “nostre” lapidi…

Le “nostre” lapidi sono la “nostra” Storia. Rappresentano la volontà di non dimenticare nè chi ci ha preceduto nè le opere che ci hanno permesso di essere quello che oggi siamo. Tutte le procedure ufficiali sono state rispettate… le segnalazioni all’amministrazione sono state inoltrate, spiegate e accettate per valide. Resta ora da vedere quando i lavori di indispensabile restauro verranno effettuati… prima che il tempo li renda inutili!!

Fara, dopo il cartellino giallo dell’Unesco

Mentre stessa data e argomento, su Eco di Bg, si può leggere: “Si chiama Hia, acronimo di Heritage impact assessment, la prassi che valuta l’impatto di uno o più progetti di lavori che influiscano su valori, attributi, autenticità e integrità dei siti Unesco. L’Hia quindi non è né una Via (Valutazione impatto ambientale) né una Vas (Valutazione ambientale strategica) ma una valutazione riferita ai criteri che hanno portato all’inserimento nella lista Unesco. Tale valutazione, ritenuta indispensabile da Icomos, è necessaria per eventuali misure mitigative per ridurre o evitare possibili effetti negativi sul patrimonio.
In particolare Bergamo deve conformarsi alle raccomandazioni per verificare la congruità del progetto Parking Fara in corso di realizzazione” -spiega Palazzo Frizzoni. Tutto bene? Già, però se Palazzo Frizzoni invece di spiegarcelo adesso, avesse letto le indicazioni del 2017 o almeno ascoltato l’onesto richiamo dei cittadini espresso in vari modi e in varie sedi, avrebbe evitato un anno di inutili polemiche con Icomos e relativa figuraccia.
La nostra Hia sarà adesso preparata dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.
Un estratto del richiamo ICOMOS
210631 RAPPORTO ICOMOS 2021 su 1533

 

Una pagina particolarmente interessante

lombardia bergamoQuesto l’indice di questa interessante pagina della Regione Lombardia su di un periodo storico decisivo per la nostra città:
– Bergamo dai Visconti a Venezia
– Le giurisdizioni bergamasche in epoca veneta
– Autonomia delle valli bergamasche
– Autogoverno delle valli bergamasche
– Il territorio di Bergamo
– Governo del territorio di Bergamo
– Il “piano” di Bergamo
– Organizzazione territoriale del “piano” di Bergamo
– Governo delle comunità del “piano”
– La politica veneziana verso il territorio bergamasco
– La politica veneziana verso il patrimonio ecclesiastico

Mura, un cantiere sul lato “nascosto”

Da anni le nostre “Opere di difesa veneziane…” fanno parte del Patrimonio Unesco. Si son fatte conferenze, riunioni apicali, manifestazioni, ecc. ma l’aver snobbato cose semplici come p.es. la riedizione del volume sulle Mura del 1977, la distribuzione gratuita della mappa SIGI delle Mura fatta dal Comune, la redazione dell’elenco dei proprietari confinanti e il loro diretto coinvolgimento, ecc. ha fatto sì che ci si trovi ancora a leggere articoli di giornali dal titolo entusiastico ma che sembrano scritti decenni fa con continue confusioni tra i nomi dei vari baluardi e relativi componenti.201003 Eco - cantiere Mura elaborato Qualcuno avrà pure ben notato alcune, a voler essere buoni, “imprecisioni”:
– “Sono le Mura dimenticate, l’ultimo tratto sul versante di Valverde salendo verso via Beltrami, finalmente oggetto d’intervento.. ma non certo solo di “..75 metri
– ….il progetto si chiama “il baluardo di Valverde…” ma detto baluardo non è solo costituente il lato B!!
– …l’assessore spiega che “le Mura hanno bisogno di continui interventi”… capito? Meglio tardi che mai!!
– …inaccessibile “per la presenza dei fondi privati”. .. e il richiesto elenco dei proprietari confinanti?
– …con questo intervento, tutto il «giro» delle Mura sarà completato…. Manco per sogno!!
-…il baluardo di Valverde è privo di cannoniere e uscite di sortita… ovviamente falso!!
-… ben identificabile la fossa che corre lungo la cortina… non è una cortina ma un baluardo!
E fa specie sentire da nominati “esperti” certe affermazioni come
– …il muro è rivestito esternamente da alcune pietre (l’incamiciatura!)
– …verso il baluardo di San Pietro ci sono dei canali di un acquedotto (l’acquedotto dei Vasi!)
– … con terrapieno di controscarpa parallelo alle Mura (mai esistito uno ortogonale!)
– …una sorta di montagnetta proteggeva le Mura.. (appunto il terrapieno di controscarpa!)Mura - mappa SIGI - lato Bb181008 odg Baluardo S. Pietro

La Fara, anche sulla stampa nazionale

… e il caso del parcheggio nell’area dell’ex-faunistico, approda anche sulla stampa nazionale, che sembra essere bene informata di tutta la vicenda. Senza rientrare in tutta la polemica, una cosa emerge però ancora una volta chiarissima… l’impreparazione dei nostri amministratori a considerare l'”eccezionale valore universale” che l’Unesco ha attribuito alle “Opere di difesa veneziane…”. Tutti persi nel tentativo di veicolare con esso altri messaggi completamente estranei, hanno dimenticato di dover fare, dal 2017, anche “i conti con l’oste”!!191016 unesco fara - fatto quotidiano181115 Fara - perfino repubblica