I Personaggi storici che rivivono nell’atrio della Mai

atrio Mai.jpgIl nobile atrio d’ingresso della Biblioteca, progettato dall’architetto veneto Vincenzo Scamozzi (1552-1616), misura metri 15×10 ed è coronato da varie opere scultoree e lapidi commemorative :

Leggìo :  denominato “Colonna Camozzi”, scolpito a forma di albero di quercia; sul tronco, la data “1849” ricorda i bergamaschi accorsi in aiuto dei bresciani durante le Dieci Giornate, 23 marzo-1 aprile. Sul piano inclinato, gli stemmi di Bergamo e Brescia. Dedicato ai fratelli Camozzi, conti e patrioti: – Giovanni Battista (1818-1906), storico, primo sindaco di Bergamo, 1860-1870, e senatore del Regno. –Gabriele (1823-1869), che profuse le sue ricchezze nell’arruolare volontari garibaldini.

Serie di 3 lapidi marmoree (secc. XIX-XX) sulle vicende riguardanti la Biblioteca :
1)  Epigrafe a memoria di Guiscardo Lanzi (Bergamo ?-1352), podestà di Milano, Genova, Brescia, Cremona, Piacenza, consigliere dell’arcivescovo Giovanni Visconti. L’iscrizione sepolcrale è “forse il primo od un de’ primi saggi della lingua volgare in Bergamo” (A.Mazzi).
2)  Lapide alla memoria di Bernardo Tasso (come il medaglione seguente).
3)  Lapide ricordo di Giacomo Costantino Beltrami (1779-1855), esploratore. Partecipò alla rivoluzione di Bergamo del 1797 e ricoprì incarichi nell’amministrazione napoleonica. Partì poi per l’America dove pubblicò il resoconto del suo viaggio europeo e scoprì le sorgenti del Mississipi (28-8-1823).

Due monumenti funerari :
1)  ai nobili fratelli bergamaschi Corsino : – Giovanni Battista, Cavaliere di Santo Stefano, fu insignito dal Duca di Toscana del comando navale; – Francesco, Cavaliere Gerosolimitano, combatté numerose battaglie navali contro i Turchi Ottomani; morì nel 1584 a ventinove anni.
2)  ai nobili fratelli bergamaschi Agosti : – Giovanni Battista, comandante delle truppe venete; combattendo in Dalmazia, morì nel 1652 all’età di 33 anni; – Luca, combatté i Turchi Ottomani; gravemente ferito a Creta nel 1648, ritornò in battaglia; morì nel 1650.

Serie di 12 busti :
1)  Busto di Giovanni Battista Rubini (1794-1854) fu uno dei più apprezzati tenori dell’epoca; trionfali i suoi concerti europei in collaborazione con Franz Liszt.
2)  Busto di Giovanni Zuccala (1788 – 1836), poeta, letterato; docente della Facoltà di Lettere e Filosofia per l’insegnamento di estetica (1820-28), di storia universale e degli stati austriaci, di Germania e d’Italia (1822-36), di filologia e letteratura classica latina nell’Università di Pavia.
3)  Busto di Paolina Secco Suardo Grismondi (1746-1801) poetessa; moglie del conte Luigi Grismondi; animatrice di un salotto letterario con molti intellettuali dell’epoca; nota col nome arcadico di Lesbia Cidonia.
4)  Busto di Ambrogio Calepio, detto Calepino (1440ca.-1509ca.), lessicografo, erudito, frate di Sant’Agostino. E’ autore del primo e fortunato Dictionarium latino, famoso come “Calepino”, considerato un compendio della scienza universale.
5)  Busto di Bortolo Belotti (1877-1944), avvocato, politico, storico; autore della monumentale Storia di Bergamo e dei Bergamaschi e di importanti biografie in Gli eccellenti bergamaschi .
6)  Bronzo dei fratelli gemelli Carlo (1883-1943) e Luigi (1883-1948) Rigola, allievi all’Accademia di Brera; collaborarono alla porta bronzea e all’altare maggiore del Duomo di Milano e di Pisa.
7)  Busto di Antonio Bonsi (1742ca.-1802), letterato, giurista; insegnò diritto e fu giudice del tribunale criminale di Bergamo; morì a Lione dove partecipava alla Consulta Straordinaria, voluta da Napoleone per l’organizzazione degli statuti costituzionali della Repubblica Cisalpina; è ricordato per l’Introduzione allo studio del diritto municipale privato della Città di Bergamo.
8)  e  9)  Busto di Bartolomeo Colleoni ( 1400-1475), condottiero, generale delle milizie venete, mecenate; fondatore del Luogo Pio della Pietà, ideatore delle Rogge colleonesche.
10)  Busto di Giovanni Maria Benzoni (1809-1873), scultore, ambasciatore pontificio.
11)  Busto di Giuseppe Mangili (1767-1829), abate, naturalista; successore di Lazzaro Spallanzani nell’Università di Pavia; membro del corpo legislativo della Repubblica Cisalpina, partecipò alla Consulta Straordinaria a Lione.
12)  Busto di Evaristo Baschenis (1617-1677), uno dei maggiori pittori bergamaschi del 600 nonché ideatore della natura morta di soggetto musicale; due recenti mostre a lui dedicate : Accademia Carrara e Metropolitan Museum of Art di New York.

Serie di 20 medaglioni in gesso (1859ca.) realizzata nella bottega di Antonio Galletti.
1)  Guglielmo Longo (1240 ca.-1319), dottore in diritto canonico e civile; cancelliere di Carlo II d’Angiò di Sicilia; cardinale di curia, difese papa Bonifacio VIII nel secondo Concilio di Vienne (1311-12). fondò a Bergamo i conventi dei Celestini di San Nicolò di Plorzano e di Santo Spirito.
2)  Gasparino Barzizza (1360 ca.-1430), umanista, a Padova aprì una scuola che ebbe tra i suoi scolari Leon Battista Alberti; fu al servizio di Gian Galeazzo e Filippo Maria Visconti. Segretario apostolico con l’antipapa Giovanni XXIII e con papa Martino V.
3)  Guiniforte (non Guininforte) Barzizza ( 1406-1463), figlio di Gasparino, umanista; in Catalogna al servizio di Alfonso d’Aragona, nella guerra contro Tunisi; vicario generale sotto Filippo Maria Visconti e successivamente Francesco Sforza, che gli affidò l’educazione del figlio Galeazzo Maria.
4)  Damiano Zambelli (1480 ca.-? 1549), frate domenicano, intarsiatore e intagliatore; 31 tarsie impreziosiscono il coro della chiesa dei Domenicani di San Bartolomeo in Bergamo bassa.
5)  Lorenzo Lotto (1480 ca.- 1556), pittore; dal 1524 al 1532 ebbe l’incarico dalla MIA di eseguire i disegni per le tarsie del coro ligneo della basilica cittadina di Santa Maria Maggiore.
6)  Bernardo Tasso (1493-1569), politico, letterato, padre di Torquato; segretario di Guido Rangone, uomo d’armi al servizio anche di papa Leone X, di Ferrante Sanseverino, principe di Salerno, di Guglielmo Gonzaga duca di Mantova, il quale lo nominò governatore di Ostiglia.
7)  Basilio (non Crisostomo) Zanchi (1501 ca.-1558), umanista; entrò nella Congregazione dei Canonici Regolari Lateranensi e creò il centro di cultura di S.Spirito. Vagò per l’Italia e, arrestato come “monaco vagante” per disubbidienza al decreto di Paolo IV, venne rinchiuso in Castel Sant’Angelo, dove morì.
8)  Girolamo (non Basilio) Zanchi (1516-1590), umanista, protestante italiano; prima fu predicatore dei Canonici Regolari Lateranensi, poi aderì alle idee riformatrici; insegnò Sacra Scrittura nell’Alta Scuola di Strasburgo e nell’Università di Heidelberg; fu uno dei maggiori teologi calvinisti.
9)  Giovan Battista Moroni (1520/1524-1578), pittore; noto soprattutto per i ritratti di aristocratici, borghesi e artigiani rappresentati con vivace senso della realtà e sottile capacità psicologica.
10)  Giovanni Pietro Maffei (1538 ca.-1603), gesuita, latinista, storico della Chiesa; professore di eloquenza a Genova; entrò nell’Ordine dei Gesuiti; raccolse per il re di Portogallo Enrico I i documenti relativi alla conquista e all’evangelizzazione dell’India.
11)  Celestino Colleoni (1568ca.-1635), frate cappuccino, storiografo bergamasco; autore della prima vera storia di Bergamo dal titolo Historia quadripartita di Bergomo et suo territorio nato gentile, & rinato christiano (1617); morì nel convento dei cappuccini in Bergamo.
12)  Donato (non Damiano) Calvi (1613-1678), frate di Sant’Agostino, teologo, storiografo bergamasco, organizzatore della biblioteca del monastero, cofondatore dell’Accademia degli Eccitati (1642) poi confluita nel 1810 nell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo.
13)  Giuseppe Alessandro Furietti (1684-1764), cardinale, erudito, archeologo, iniziatore della Civica Biblioteca di Bergamo; ebbe la luogotenenza civile dell’Uditore della Camera Apostolica; promotore di scavi archeologici a Villa Adriana. È sepolto nella chiesa dell’Arciconfraternita dei Bergamaschi a Roma, fondata nel 1539 dal canonico bergamasco Gian Giacomo Tasso.
14)  Francesco Maria Tassi (1710-1782), scrittore d’arte; autore delle Vite de’ pittori, scultori e architetti bergamaschi, frutto di un lungo lavoro di ricerca in collaborazione con il conte Giacomo Carrara.
15)  Mario Lupo (1720-1789), storico; archivista della Cattedrale e primicerio del Capitolo, studiò antiche pergamene e stese il Codex diplomaticus civitatis et ecclesiae bergomatis. I documenti medievali da lui raccolti, con alcuni diplomi imperiali, formano la raccolta pergamenacea più preziosa della Biblioteca.
16)  Pier Antonio Serassi (1721-1791), abate, letterato, erudito; scrisse importanti biografie di Dante, Petrarca, Bembo, Bernardo Tasso; insegnò retorica; trasferitosi a Roma come rettore del Collegio Cerasoli, fu segretario del cardinale Giuseppe Alessandro Furietti.
17)  Girolamo Tiraboschi (1731-1794), gesuita, storico, erudito; bibliotecario e professore di retorica nel Collegio milanese di Brera, pubblicò una storia degli Umiliati; dal duca Francesco III ebbe la carica di prefetto della Biblioteca Estense, già tenuta da Lodovico Antonio Muratori; la sua fama rimane legata alla Storia della letteratura italiana (1772), monumento dell’erudizione settecentesca.
18)  Giacomo Quarenghi (1744-1817), pittore, architetto protetto da Caterina II di Russia; a Roma, presso il pittore boemo Anton Raphael Mengs, studiò architettura e dal 1779 fu attivo in Russia sotto i regni di Caterina II, Paolo I, Alessandro I, per i quali si impegnò in un vasto programma di rinnovamento architettonico e urbanistico, soprattutto a Pietroburgo.
19)  Antonio Tadini (1754-1830), abate, ingegnere idraulico; dedito agli studi di fisica, matematica, scienze naturali. Commissario Generale alle Acque, Ispettore Generale del Corpo di Acque e Strade sotto la Cisalpina. Partecipò alla Consulta Straordinaria di Lione. Pubblicò numerosi testi.
20)  Angelo Mai (1782-1854), gesuita, cardinale, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana e poi della Vaticana, studioso di letterature orientali e classiche; riportò alla luce testi antichi tra cui il De republica di Cicerone, che gli meritò una canzone da parte del Leopardi ; cardinale nel 1838; la sua produzione letteraria e la sua libreria furono acquistate, per la Biblioteca Vaticana, da papa Pio IX.

I Personaggi storici che rivivono nell’atrio della Maiultima modifica: 2012-12-15T10:37:00+01:00da amicimura1a
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