Passeggiate Donizettiane

Dal 21 luglio ritornano le ” Passeggiate Donizettiane”
 
Donizetti.jpgLe Passeggiate Donizettiane sono nate nel 2010 con un intento ambizioso: dare una ‘voce musicale’ al patrimonio artistico e architettonico dei luoghi che furono la scenografia naturale in cui visse il giovane Gaetano Donizetti.
Tra la fine di luglio e Sant’Alessandro, per cinque fine settimana contigui, distribuiremo in Città Alta venti concerti. Seguiremo un itinerario che si apre su scorci di storia (la Casa Natale del compositore), scorci di paesaggio (l’Orto Botanico) e scorci di vita sociale (il Lavatoio di via Mario Lupo).
Come nelle edizioni passate, sarà fondamentale l’apporto dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti”, scuola di formazione artistica cui è idealmente consegnato quel testimone dell’alta educazione musicale che a Bergamo, agli inizi del XIX secolo, era tra le mani di Giovanni Simone Mayr, il creatore delle Lezioni Caritatevoli.
Vera novità di questo 2012 sarà l’apertura costante del Teatro Sociale, che, a differenza dell’utilizzo curricolare, sarà disponibile per visite libere al sabato e alla domenica, in prosecuzione ideale e ad ampliamento dei percorsi di turismo e passeggio.
Il capolavoro di Leopold Pollack può essere inteso come una sorta di “piazza segreta” che si affaccia sulla Corsarola. Piazza che negli anni donizettiani era abitata da nobilissime famiglie che avevano edificato una nuova Bergamo sulla scorta di idee illuministe e di mutamenti politici arrivati in città al seguito dell’esercito napoleonico. Mentre dalle cortine dei palchetti si affacciavano i Terzi, i Grumelli Pedrocca, gli Albani, i Secco Suardo, i Pesenti, i Moroni e gli Scotti, sull’assito di proscenio e in orchestra si alternavano celebrità internazionali come Mayr, Donizetti, Verdi, Piatti, Paganini, Ronconi, Gafforini, Belloc e Pasta. Pittori come Bonomini e Sanquirico davano vita a mondi immaginifici le cui tele, prima di diventare scenografie montate sul palcoscenico, venivano dipinte e asciugate nel sottotetto grazie a quel caminetto conficcato in mezzo alla capriata e ancor oggi visibile dalla sala. Vicino al caminetto si possono leggere date e firme lasciate dai pittori che si sono avvicendati al Sociale: segni autografi sul muro, riverberi d’un passato di bellezza e arte che vorremmo sempre vivi e presenti. Ecco perché abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi di talento (un manipolo di artisti che abbiamo battezzato “Giovane compagnia del Bergamo Musica Festival”) di abitare il Sociale negli orari di apertura e diventarne la voce. Saranno l’eco dei cantanti del passato. Eco che continua ancor oggi a rimbalzare tra le lignee balaustre bicentenarie della sala.

Passeggiate Donizettianeultima modifica: 2012-07-13T22:26:00+02:00da amicimura1a
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