Personaggi storici bergamaschi : Pinamonte da Brembate

PinamontePinamonte da Brembate (Bergamo, 1200 – Bergamo, 1266)
Nato in agiata famiglia di conti originaria di Brembate Sopra, venne indirizzato dai genitori agli studi ecclesiastici, ove si distinse tanto che all’età di 18 anni venne ammesso all’Ordine dei Frati Predicatori direttamente da San Domenico.
Qui abbandonò il suo nome anagrafico, Pinamonte Pellegrini, assumendo quello di Pinamonte da Brembate (anche se in alcuni documenti è identificato come Pinamonte Brembati), in onore del paese di cui il suo casato era originario.
Nel corso degli anni si distinse poi per l’attività di predicatore, la cui sua fama varcò ben presto i confini della provincia orobica. La notorietà e l’autorità acquisita gli permisero di essere incaricato a dirigere l’organo dell’Inquisizione, appena insediato nella città di Bergamo.
In tale attività si adoperò molto « …per la difesa et il mantenimento della cristiana verità et religione » e le sanzioni amministrative imposte agli eretici, unite alle donazioni e ai proventi dell’elemosina, gli permisero di fondare quel convento di Santo Stefano che fu successivamente distrutto nel 1561 per permettere la costruzione del “Fortino di S.Domenico” nell’ambito delle Mura Venete.
Tuttavia l’opera per la quale passò alla storia fu la fondazione dell’ente denominato “Opera Pia Misericordia Maggiore” (MIA). Continua a leggere

Forte San Marco e Fortino San Domenico

forte-san-marco.bergamo-scomparsaLa parte delle mura cinquecentesche tra porta Sant’Alessandro e porta San Lorenzo costituisce quello che viene detto “Forte di San Marco” ed è sicuramente frutto di lavori grandiosi particolarmente attenti a contenere un eventuale assalto dalla parte del colle di San Vigilio.
Il profilo schematico che presentiamo mostra come la porzione che guarda verso il colle si configuri come la più tormentata della cerchia, quasi del tutto priva delle cortine, che altrove dividono un baluardo dall’altro. Tre baluardi – San Gottardo, San Vigilio e Pallavicino – sono posti in immediata successione. La soluzione risolveva il duplice problema dell’adattamento alla conformazione orografica e della necessità di difesa da ipotetici tiri provenienti dalla “cappella”.
La struttura muraria appare possente ed omogenea lungo il fianco del baluardo San Gottardo, più minuta ma sempre ben solida lungo il tracciato della funicolare.
Interessante lungo il baluardo San Vigilio una torretta di guardia, l’unica garitta ancora esistente delle trentadueche un tempo si alternavano ad intervalli regolari lungo tutto il percorso delle mura.
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Fortino di S.Domenico

Galleria

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Nelle antiche mappe del ‘600 nelle immagini del primo ‘900 (si notano ancora le torri di guardia) La visuale del piano dal Fortino di San Domenico Come si vedeva ancora negli anni ’50… .. e come si vede ora.. questo il Fortino nelle “Schede dell’Inventario dei Beni Culturali, Ambientali e Archeologicidi” -vincolo 131- del Comune scaduto a : “Giardini di … Continua a leggere