Santa Maria Maggiore nella Storia di Bergamo

Santa Maria Maggiore 1840La Basilica di Santa Maria Maggiore, che è anche definita come “Cappella votiva della città”, ha un tiburio ottagonale e pianta a croce greca arricchita, in origine, da 5 absidi: una grande centrale e quattro piccole ai lati del transetto.
Nel 1133, una forte siccità colpì le terre bergamasche e a questa seguì una carestia e la peste. La popolazione di Bergamo, stremata, invocò l’aiuto della Maria Vergine e promise la costruzione di una bellissima chiesa in segno di ringraziamento.
Nel 1137 tutta la cittadinanza fu presente all’inizio della costruzione di Santa Maria Maggiore, su disegno di Magistro Offredo e sulla base di una ancor più antica chiesa dell’VIII° secolo, con la benedizione del vescovo Gregorio.
Nel 1472 l’absidiola di nord-ovest fu abbattuta per ordine di Bartolomeo Colleoni, che in quel luogo fece costruire la propria cappella funeraria.
Nel 1449 il Comune di Bergamo, proprietario della costruzione, ne affidò l‘amministrazione alla MIA, che tuttora la gestisce.
Mentre l’esterno della chiesa ha conservato l’originale architettura romanica, l’interno ha subito, nel tempo, notevoli cambiamenti e riporta un insieme di stili e d’arti eterogenee dei periodi compresi fra il XII e il XIX secolo dove temi religiosi convivono con presenze di matrice pagana o laica.
Sul web, a cura della MIA, una bellissima “visita “guidata“.
Basilica-Tesoro-Albero