La porta del morto .. in “storie dimenticate”

porta del mortoChi vuole andare alla ricerca di sussulti e brividi nelle strette vie medievali di Città Alta non ha che l’imbarazzo della scelta. Non basta però volgere lo sguardo incantato alla storica Piazza Vecchia o alle facciate monumentali, occorre aguzzare la vista, puntare i dettagli, sbirciare fra le pietre. È lì che si annidano macabri racconti, che narrano le gesta dei boia e i lamenti dei condannati al rogo o all’impiccagione. C’è qualcosa di funereo, che si può toccare decisamente con mano, in alcune vie di Città Alta che i turisti percorrono quotidianamente, senza conoscere le pagine di una storia tutt’altro che felice. Una di queste è via Rocca. Salendo, sul lato destro, dopo poche decine di metri, si nota sulla facciata di un’abitazione un susseguirsi di porte sormontate da archi, attaccati l’un l’altro. Questo è uno dei palazzi più antichi di Bergamo Alta. Una lapide ricorda che qui ebbe sede (dal 1300) il Consorzio della Misericordia (MIA), istituzione a favore di poveri, malati, religiosi e bisognosi. È probabile che in questo edificio, un tempo, si svolgessero anche attività artigianali o di commercio. Fra queste porte d’ingresso, la terza e la quinta porta sono decisamente più strette rispetto alle altre e appaiono murate. Sono le «Porte del morto». Continua a leggere