i Leoni Alati di Bergamo

Il Leone di San Marco o Leone Alato è la rappresentazione simbolica dell’evangelista san Marco e divenne simbolo di Venezia dopo che il corpo del santo fu trafugato ad Alessandria d’Egitto da due mercanti veneziani e portato a Venezia il 31 gennaio dell’829.
Nell’iconografia cristiana il leone simboleggia la forza della parola dell’Evangelista e le ali l’elevazione spirituale. Nel libro aperto che comunemente appare sotto la zampa anteriore destra si legge la scritta: “Pax Tibi Marce Evangelista Meus” e si riferisce al sogno che una notte avrebbe avuto San Marco di passaggio nella Laguna di Venezia, durante il quale un Angelo, sotto forma di leone alato, si sarebbe rivolto all’Evangelista dicendo “Pace a te, Marco, mio evangelista, qui riposerà il tuo corpo”.
Il Leone di San Marco, simbolo della città di Venezia e della sua millenaria Repubblica Serenissima, compare in tutte le città che hanno fatto parte del suo territorio (solitamente nelle piazze principali e nei palazzi storici) e lo si trova in bandiere, gonfaloni, stemmi, statue e monete.
Compare anche nella bandiera navale sia mercantile che militare della Repubblica Italiana.
Anche a Bergamo, come in tutte le città in cui la Serenissima costruì mura di difesa, il simbolo fu posto sui frontoni delle porte di accesso alla città.
Gli originali andarono però perduti nelle successive occupazioni (francese, austriaca e sabauda che nei timpani dedicati posero i propri simboli).

Oggi li possiamo di nuovo ammirare nei siti originali grazie all’Amministrazione bergamasca del 1958 che pensò con lungimiranza al restauro delle porte. Su disegno e direzione lavori del grande Luigi Angelini, il nostro eccellente scultore Piero Brolis realizzò e donò alla città quelli di Porta S.Agostino e Porta S.Giacomo mentre quella di Porta S.Alessandro fu un dono della città di Venezia in memoria dei 350 anni di collaborazione e fedeltà.
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1935 porta s-Lorenzo b Solo Porta S. Lorenzo non si fregia di alcuna scultura. Anni or sono era visibile sopra l’arco d’ingresso un leone dipinto e molto scolorito; poi il tempo e le intemperie hanno finito col cancellarlo.
Oggi un Leone Alato è anche la guida alla presentazione per l’Unesco delle nostre Mura nel cartone animato realizzato da Bruno Bozzetto.

Le Mura in Comune

PalaFrizzoni -dipinti 2Qualche curioso potrebbe chiedersi : “Ma del nostro monumento più costoso ed imponente della città quando se ne è parlato in Comune ?”.
Ecco la risposta relativa agli ultimi 20 anni:

  • 1995- 4 Sett.   : O.d.G. richiesta manutenzione e iniziative per Unesco
  • 1996- 30 Sett. :  Interrogazione su manutenzione e nomina di un “Conservatore
  • 1998- 11 Sett. : O.d.G. richiesta di iniziative per iscrizione nella lista Unesco
  • 1999- 5 Ott.     : O.d.G. richiesta manutenzione, illuminazione, iniziative per Unesco
  • 2000- 24 Gen. : O.d.G. richiesta fondi allo Stato per manutenzione, cessione della proprietà, iniziative per Unesco 

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Le MURA in Parlamento

QUI DI SEGUITO TROVI UN QUADRO RIASSUNTIVO DELLE VOLTE IN CUI SI E’ DISCUSSO IN PARLAMENTO DELLE NOSTRE MURA
Le Mura in Parlamento

Dante nota tra le anime dannate “colui che fece per viltade il gran rifiuto”…

150222 Mura- no, grazie - ecoA Roma dicono “ci fai o ci sei?” L’articolo solleva più dubbi di quelli che vorrebbe dissipare. Le cannoniere di proprietà cittadina? Ma quando mai… Quando Bergamo acquistò i “baluardi” (solo 7 in verità) i contratti erano chiarissimi “solo di superficie”. Fare una convenzione per la manutenzione ordinaria?? Esiste dal Genn. 2000 –vedi qui e qui . La manutenzione “straordinaria” no! E siccome lo Stato non la farà mai, cosa aspettiamo, che crollino?? I Volontari intanto le ripuliscono per l’Expo lavorando giorno e notte… avete pensato di pagar loro almeno un caffè?? Macchè…

Le Mura devono essere della città

L’ex-Presidente del Consiglio del Comune di Bergamo Guglielmo Redondi, artefice negli scorsi anni di numerosi interventi a favore della conservazione e valorizzazione del nostro maggior monumento cittadino scrive una lettera aperta al Sindaco in occasione dell’attuale, storica, possibilità di diventarne proprietari gratuitamente.

Spett. Redazione
Le Mura a Bergamo: non facciamocele scappare!
scrivo come cittadino che ama la sua città e che ha passione per la vita e la storia di Bergamo ma anche come cittadino che per quattro lustri ha partecipato in prima persona alla vita politica locale. A breve in Consiglio comunale si parlerà della proprietà, della manutenzione e della valorizzazione delle nostre Mura, tema caro, quasi viscerale per tutti i bergamaschi.
Le “Mura veneziane” hanno a oggi un padrone di casa lontano, il Demanio, e forse proprio per questo non hanno avuto sufficiente manutenzione ordinaria e straordinaria. La mancanza di fondi ha tarpato le ali alla valorizzazione  e allo sviluppo delle grandi potenzialità di attrazione di questo inestimabile ed irripetibile patrimonio architettonico. Continua a leggere