I fili della Storia – 2018

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Edizione 2018 de “I fili della storia”  – 7 set 2018…

ohibò!! Perché gli interessati alle Mura dovrebbero parlare oggi, dopo 4 anni, di una manifestazione del 2018?? Perché dal 2018 il Museo delle Storie è investito dell’incarico di raccogliere materiale storico e ricerche per valorizzare “Le Opere di Difesa Veneziane…” riconosciute bene Unesco, MA… sul sito del Museo delle Storie, al “cerca” Mura = 0 e Unesco = 0 mentre cercando “MURA” nel canale YOUTUBE DEL MUSEO DELLE STORIE DI BERGAMO, oltre ai 6 video interessanti di PanoramaMura, con le relazioni di altrettanti studiosi, e ad altri 7 video che con le MURA non c’entrano proprio, SI TROVANO DUE BREVI VIDEO, RELATIVI ALL’OGGETTO, “I Fili della Storia“, LA CUI VISIONE FA RIFLETTERE:
L’edizione 2018 de “I fili della storia” si accende di grandi novità e importanti collaborazioni: nella prima parte l’Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, annuncia l’assegnazione di nuovi incarichi dedicati alle Mura venete, dal 2017 Patrimonio Unesco al Museo delle Storie di Bergamo!!!-
Nella seconda parte il direttore scientifico del Museo, Roberta Frigeni, illustra i percorsi dedicati… al grande tema della fotografia. … E LE MURA??
BELLISSIMO: L’ASSESSORE INVESTE DI UN IMPORTANTE NUOVO INCARICO LA DIRETTRICE DEL MUSEO… E QUESTA, A DIMOSTRAZIONE DEL GRANDE ENTUSIASMO PER IL NUOVO IMPEGNO, PARLA INVECE DI TUTT’ALTRO!!
La vicenda dei sitiweb e canali merita sicuramente di essere seguita anche perché, nel frattempo, in consiglio comunale è stata chiesta anche l’implementazione del sito web del comune relativo al Segretariato per l’Unesco delle “Venetian Works..” su cui è meglio stendere un pietoso velo…

La città sotto assedio!

L’8 maggio 1428, mentre erano in corso le prime operazioni di guerra, arrivano a Bergamo tre nobili veneziani con la carica di provveditori straordinari per prendere possesso della nostra città in nome della Repubblica. Il 4 luglio, otto ambasciatori bergamaschi “superbissimamente vestiti” e accompagnati da un grandissimo numero di gentiluomini si recano a Venezia per prestare giuramento di fedeltà alla presenza del Doge. Il passaggio della città al dominio della Serenissima era praticamente compiuto (ma il riconoscimento giuridico e il consolidamento del potere dovranno aspettare ancora molto tempo). La cosa aveva scatenato comunque le ire del Duca di Milano Filippo Maria Visconti che lancia subito il suo grande esercito, comandato dal Piccinino, contro Venezia di cui Bergamo è ora il baluardo estremo. Ma nell’esercito veneziano, comandato dal Gattamelata, milita il capitano Bartolomeo Colioni che ha 33 anni, che si è coperto di gloria su tanti campi di battaglia in tutta Italia e che diventerà il grande difensore della città.
Nel 1432, presso Lecco, l’esercito veneziano subisce una grave sconfitta e i procuratori veneziani Venier e Corner, che avevano comandato l’attacco, vengono catturati. Da allora, la guerra continua con alterne fortune nel territorio e raggiunge spesso i borghi cittadini. Per lunghi periodi Bergamo resterà praticamente sotto assedio. Nel novembre 1437 l’esercito milanese del Piccinino è ancora tutto schierato sotto le mura di Bergamo ma la città risulta imprendibile grazie alle difese approntate da Bartolomeo Colleoni. Riesce a penetrare in Borgo Pignolo, distruggendolo in gran parte e poi, nel settembre 1438, depreda Borgo Palazzo e Borgo Santa Caterina; ma la rocca bergamasca resiste finché le truppe milanesi, sfiancate, tolgono l’assedio e le battaglie si spostano in Valcamonica e Valtellina.
Un affresco del Romanino conservato nel castello di Malpaga ricorda il cruento assedio.
BeergamodifesadaColleoni

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