Le Mura di Ferrara

Come già avvenuto in precedenti occasioni (Lucca, Padova, Cittadella, ecc.) è interessante riportare come altre città, le amministrazioni e le associazioni interessate, (e sono veramente tante in Italia e nel mondo), si sono organizzate e date da fare per conservare e valorizzare il patrimonio storico che le precedenti generazioni hanno tramandato. E’ ora la volta di Ferrara, la cui cinta muraria è giunta ai giorni nostri ancora perfettamente leggibile:

mura di Ferrara“La visita delle Mura Ferraresi, raro esempio sopravvissuto di cinta muraria quasi intatta, è ideale per chi vuole scoprire come siano composte le antiche mura cittadine e vedere i vari bastioni ed avamposti, unendo alla visita turistica la possibilità di stare in mezzo alla natura, seguendo un percorso di nove chilometri, praticabile a piedi o in bicicletta, che ti permetterà di godere della migliore vista di Ferrara in bicicletta o a piedi. Presso Ferrara Store troverai comodamente biciclette a noleggio per la tua escursione; potremo indicarti inoltre come raggiungere le Mura Ferraresi, tappa obbligatoria per il tuo itinerario turistico a Ferrara.
La costruzione delle Mura Ferraresi risale a quattro diversi periodi storici:
– Le mura costruite con l’Addizione Erculea, tra il 1493 ed il 1505, progettate da Biagio Rossetti, nell’area settentrionale;
– Le mura costruite per conto del duca Alfonso I° d’Este tra il 1512 ed il 1518, costituiscono la parte orientale;
– Le mura costruite per conto del duca Alfonso II° d’Este tra il 1575 ed il 1585, che costituiscono la parte meridionale;
– Le mura costruite per conto di papa Paolo V° tra il 1608 ed il 1618, dopo l’annessione di Ferrara allo Stato Pontificio, costituiscono il tratto più a sud della cinta muraria.
Arrivando al termine di…”

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mura di Ferrara 2Altre cose interessanti si trovano sul sito “Le mura di Ferrara” e anche sul “Il giro delle Mura“;

 

..e bellissime immagini le trovate qui su “Google Immagini“.

Notina: anche Bergamo possiede un bellissimo plastico… depositato in una stanza a prender polvere!

Le Muraine

Muraine 1.jpgQuesta cinta murata che (attenuatesi le continue lotte guelfe e ghibelline che avevano imperversato per oltre due secoli in Bergamo) venne a presentarsi necessaria per la città espansa nel frattempo verso il piano, al piede della zona bassa collinare, risale alla prima metà del Quattrocento. (qui a fianco la piantina fatta da Giovan Battista Belluzzi -architetto sanmarinese 1506-54)
muraineGià negli statuti del 1227 e 1248 erano ricordati il borgo di S. Andrea fuori Porta Dipinta, il borgo di Mugazone (Pignolo), il borgo di S. Alessandro in Colonna, il borgo di S. Antonio e di S. Caterina. Il Mazzi infatti, scrivendo di questa nuova cinta, accenna ad un Contractus Datiorum del 1431 in cui si parla della “porta de Broseta quae est in muro novo civitatis Bergomi” e allo statuto del 1453 in cui si parla “della porta de la Murgula (Morla) quae est in muro novo civitatis quae appellatur Porta S. Catharinae”. Sorse pertanto allora quel perimetro murato con il nome di Muraine. La costruzione era costituita da un muro di forte spessore coronato da merlature del tipo guelfo con frequenti torri quadre e talvolta tonde collegate da un corridoio di ronda, come apparve in un breve tratto di Via Camozzi quando nel 1933 si stavano eseguendo nuove costruzioni e che, descritto nella Rivista Bergomum, dà le esatte misure dell’altezza del muro (m 6) con merlature soprastanti quadre alte m 1,50 e lunghe m 1,15 intervallate fra loro di m 1 con le buche balestriere aperte nello spessore del muro. L’abbattimento della cinta daziaria nel 1901 portò alla demolizione pressoché totale di questa cinta, avvenuta però con ben scarso criterio, se delle opere esistenti (la merlatura era già stata demolita da tempo) rimase e rimane tuttora solo il torrione cilindrico detta di Galgario (da calcarium – forno a calce) che ha ancora in opera una targa consunta di sagoma quattrocentesca. Continua a leggere