Le strutture difensive di Bergamo hanno avuto nel corso dei secoli vicende complesse. Riteniamo quindi opportuno, prima di accingerci a un esame dettagliato, prendere in considerazione il contesto d’insieme evidenziando le epoche delle singole costruzioni.
A Bergamo possiamo considerare quattro cerchia di mura: la prima è una cinta romana che comprendeva solo Città Alta e che non sarà oggetto della nostra trattazione. La seconda è una cinta medioevale costruita in parte sul perimetro della precedente e quindi anch’essa comprensiva della sola Città Alta.
La terza è la cinta delle “Muraine”, documentate dallo studioso Gianmario Petrò già nel 1350, in epoca viscontea. Comprendeva quasi tutta la parte bassa della città.
La quarta è la cinta cinquecentesca delle Mura venete ancora esistenti, la cui costruzione fu iniziata nel 1561 e del tutto conclusa solo all’inizio del secolo successivo. Comprende solo Città Alta. La situazione complessiva è evidente nella pianta delle cinte murate redatta da Luigi Angelini. Per maggiore chiarezza abbiamo sottolineato in giallo le mura medioevali, in rosso le Muraine, in blu i bastioni della cinta veneta cinquecentesca.
Le Mura (e lo skyline – n.d.r.) furono elemento caratterizzante della raffigurazione della città in molte opere dei pittori del tempo. Giovan Paolo Cavagna, nel 1607, raffigurò la nuova cerchia bastionata da poco ultimata. Enea Salmeggia, in pieno Seicento, nostalgicamente rievocava la città ancora priva della fortificazione, praticamente indifesa dalle mura medioevali in rovina. Continua a leggere →