I mali dell’abbondanza

I termini di un conflitto.
salvaguardia-preesistente“Necessariamente le città mutano volto, perché esse sono organismi viventi; voler arrestare questa trasformazione sarebbe come voler fermare la crescita di un essere  umano,  perché  non  si  trasformi,  da  quel  bambino  che  era,  in  brutto omaccione:  come  è  accaduto  a  noi  tutti;  il punto è di creare una coscienza dell’esigenza di fare il nuovo con intelligente rispetto per l’antico”.

Riportiamo qui di seguito lo studio, effettuato dall’archeologa Andreina Ricci, insegnante all’Università di Tor Vergata a Roma e scaricabile liberamente in Internet.  Nel caso specifico, il punto di partenza è la salvaguardia delle parti archeologiche della capitale, ma tutte le considerazioni conseguenti sono facilmente estrapolabili per tutti i “beni culturali”. Considerazioni che sono molto interessanti e condivisibili e spaziano, dopo un breve excursus sullo sviluppo legislativo, dall’applicazione di nuove tecnologie alla necessaria diffusione della cultura del”bene” fino a proposte di “mestieri” specifici. Riportiamo di seguito alcuni flash :   Continua a leggere