Corsarola in 3D

gombito.jpg«Per la prima volta nella storia di Città Alta disponiamo delle rilevazioni georeferenziate di tutti gli edifici grazie all’uso di scanner laser». Anche gli aspetti tecnici naturalmente hanno la loro importanza e Domenico Egizi, che ha coordinato il piano del colore sul fronte bergamasco, lo sa bene. Non a caso il team si è avvalso anche del contributo dello studio Colombo e Peverelli, specializzato proprio in questo genere di rilievi, cui è toccato uno dei compiti più delicati: quello di fotografare le facciate col laser appunto.
«È la base – aggiunge Egizi – che è stato poi utilizzata per ricostruire il disegno egizi domenico.JPGtridimensionale. Ora disponiamo dell’intera Corsarola in questo formato. Si tratta di dati importanti che consentono anche di apprezzare la bellezza di certi edifici con scorci e da visuali eccezionali, perché un conto è guardarli dal basso e un altro avere la possibilità di alzarsi e osservare altre prospettive, magari comodamente seduti al computer». Proprio la ricchezza del piano, che è stato arricchito anche da un importante lavoro archivistico e di ricerca storica, rappresenta uno dei suoi punti di forza maggiori: «Formalmente – conclude l’architetto – il documento rappresenta una declinazione del piano particolareggiato di Città Alta che andrà a integrare il regolamento edilizio. Dal punto di vista pratico si tratta però di uno studio aperto che potrà essere utilizzato, di volta in volta, su più fronti: oggi parliamo di colore, ma domani potremmo concentrarci sull’illuminazione, sulle insegne o sull’arredo urbano sempre attingendo a questo grande archivio. Che, visto così, è davvero un lavoro estremamente innovativo».