Personaggi storici bergamaschi : Pinamonte da Brembate

PinamontePinamonte da Brembate (Bergamo, 1200 – Bergamo, 1266)
Nato in agiata famiglia di conti originaria di Brembate Sopra, venne indirizzato dai genitori agli studi ecclesiastici, ove si distinse tanto che all’età di 18 anni venne ammesso all’Ordine dei Frati Predicatori direttamente da San Domenico.
Qui abbandonò il suo nome anagrafico, Pinamonte Pellegrini, assumendo quello di Pinamonte da Brembate (anche se in alcuni documenti è identificato come Pinamonte Brembati), in onore del paese di cui il suo casato era originario.
Nel corso degli anni si distinse poi per l’attività di predicatore, la cui sua fama varcò ben presto i confini della provincia orobica. La notorietà e l’autorità acquisita gli permisero di essere incaricato a dirigere l’organo dell’Inquisizione, appena insediato nella città di Bergamo.
In tale attività si adoperò molto « …per la difesa et il mantenimento della cristiana verità et religione » e le sanzioni amministrative imposte agli eretici, unite alle donazioni e ai proventi dell’elemosina, gli permisero di fondare quel convento di Santo Stefano che fu successivamente distrutto nel 1561 per permettere la costruzione del “Fortino di S.Domenico” nell’ambito delle Mura Venete.
Tuttavia l’opera per la quale passò alla storia fu la fondazione dell’ente denominato “Opera Pia Misericordia Maggiore” (MIA). Pinamonte decise infatti, unitamente ad alcuni laici del capoluogo, di farsi carico della situazione di numerosi poveri della città di Bergamo, destinando loro, tramite questa istituzione caritativa, i proventi della riscossione delle imposte dell’inquisizione e delle donazioni ricevute. La data di fondazione risale al 1265, e venne accompagnata dalla redazione di dieci capitoli, detti Regula del pio consorzio, dettati direttamente da Pinamonte ed ora conservati presso la biblioteca civica di città alta. L’ordinamento prevedeva che i soci raccogliessero i fondi e li consegnassero a quattro incaricati, detti “canevari”, che avrebbero provveduto a farli giungere a destinazione.
I destinatari di tale istituzione erano tutti coloro che versavano in gravi condizioni economiche: emarginati, vedove, orfani, malati ed infermi, che ricevettero aiuti per la loro sussistenza, ma anche attenzioni morali.
Con il passare degli anni la Misericordia Maggiore acquisì notevole importanza, giungendo in quegli anni a soddisfare i bisogni di ben ventimila persone durante le ondate epidemiche o di carestia e, a partire dal 1449, l’ente ricevette inoltre l’incarico, da parte del Comune, di curare e gestire la Basilica di Santa Maria Maggiore, mansione tutt’ora svolta.
Dopo la morte, avvenuta nel 1266, Pinamonte venne beatificato dalla Chiesa e i suoi resti conservati in un’urna nel convento di Santo Stefano. Quando questo venne demolito nel 1561, le sue reliquie passarono nella chiesa di San Bartolomeo in Bergamo e a lui fu poi dedicata una via nel centro della città bassa.
Personaggi storici bergamaschi : Pinamonte da Brembateultima modifica: 2016-02-16T13:34:07+01:00da amicimura1a
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “Personaggi storici bergamaschi : Pinamonte da Brembate

  1. Nel XIII secolo la famiglia Brembati (fino al secolo precedente chiamata Arcinolfi) era da poco giunta in Val Brembana fuggendo da Milano perché era perseguitata dal Barbarossa,, dopo aver venduto le sue proprietà per acquistarne altre in Val Brembana (Luca Contile – Imprese 1562). Pertanto ai tempi del B. Pinamonte non aveva ancora ricevuto il titolo comitale che l’Imperatore Sigismondo III concesse nel 1428.
    Fabio Brembati

I commenti sono chiusi.