Le Mura di Lucca

Chiamata in causa come esempio di città non proprietaria delle proprie Mura, Lucca diventa invece esempio di scarsa informazione :

LUCCA – L’acquisto delle Mura
– di Carla Sodini
Il 13 dicembre 1864, cioè neppure due mesi dopo il riconoscimento da parte del Governo della Società Anonima per la Vendita dei Beni Demaniali, la Giunta comunale discusse il possibile acquisto delle mura, spalti e fortificazioni intorno alla città per la stima di £.107.000.
In seguito a una lunga discussione, nella quale si erano manifestate opinioni non del tutto concordi, il Consiglio deliberò di rimettere la perizia all’esame d’una commissione perché studiasse bene la modalità dell’acquisto. Poche settimane dopo, il 29 dicembre 1864 la Giunta autorizzò il Gonfaloniere della città a concludere la trattativa.
Trascorso circa un anno di silenzio, la questione delle mura tornò alla ribalta nel Consiglio Comunale del 24 novembre 1865. In quell’occasione il sindaco Demetrio Del Prete, lesse una lettera della Prefettura del 7 ottobre 1865 nella quale si informava di avere ricevuto, in data 5 novembre, da parte della Società Anonima di Torino per la Vendita dei Beni Demaniali del Regno un dispaccio relativo all’acquisto della cortina. Il contenuto della lettera suscitò molte reazioni perché invitava il Comune, a stabilire un aumento del prezzo per compensare la Società della rinuncia all’asta pubblica o ad altre trattative con terzi nel caso in cui le aste fossero andate deserte. Si trattava di un invito e di una sottintesa minaccia di assegnare ad altri il monumento cittadino.
Dopo una lunga discussione nella quale si parlò anche degli antichi diritti della città sul proprio monumento, fu infine deciso di accettare l’imposizione del governo per un aumento del 5% (£. 112.350). Il 26 agosto 1866, 14 giorni dopo l’armistizio di Cormons che poneva fine alla terza guerra d’Indipendenza, ultimate le pratiche da parte del Comune, fu stipulato, presso il notaio Cesare Gherardi, il contratto di vendita a trattativa privata degli spalti e delle mura. A Lucca quindi l’operazione si risolse con successo anche per la natura “antica” delle proprie mura difficilmente riutilizzabili in chiave moderna. In altri casi invece, la prospettiva di un eventuale riutilizzo militare indusse a contrastare le rivendicazioni, più o meno legittime, avanzate dai comuni sulle fortificazioni cittadine.
L’acquisto delle mura si rivelò molto oneroso per le magre finanze del Comune di Lucca e condizionò per diversi anni i bilanci dell’amministrazione. Il 14 maggio 1867 il Consiglio Comunale apprese che il Ministero della Guerra aveva dichiarato non avere da eccepire riguardo l’approvazione del contratto di vendita delle mura e spalti chiedendo però una dichiarazione suppletiva all’atto d’acquisto per l’uso militare della polveriera e della casa di guardia fuori porta San Donato. Il Consiglio decise quindi di assecondare tale richiesta tenuto conto anche del fatto che, dal marzo di quell’anno, il Municipio aveva ottenuto la consegna provvisoria delle mura urbane e degli spalti.
L’atto di dichiarazione suppletiva fu quindi stipulato, sempre dal notaio Cesare Gherardi in data 17 gennaio 1868 di fronte al cav. Decoroso Sigismondi, prefetto della Provincia di Lucca in rappresentanza della Direzione delle Tasse del Demanio di Firenze e al dott. Demetrio Del Prete quale mandatario della città di Lucca.
La lunga operazione per l’acquisto delle mura e degli spalti poté considerarsi conclusa solo il 19 giugno 1870 con la pubblicazione della legge nella Raccolta Ufficiale che approvava la vendita di beni stabili a trattativa privata.

Le Mura di Luccaultima modifica: 2015-01-17T18:37:59+01:00da amicimura1a
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